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ISRAELE. Ad Ashkelon scoperti i resti del misterioso popolo dei Filistei.

Lungo la costa israeliana, nei pressi di Ashkelon, sotto quello che i romani resero un vigneto, e’ stata scoperta per la prima volta una necropoli filistea. La scoperta risale ormai a qualche anno fa, ma è stata resa nota solo in questi giorni, al termine di un trentennale progetto di scavi realizzato dalla Leon Levy Expedition, con la partecipazione di diverse università, tra le quali Harvard.
I ricercatori della Leon Levy Expedition, si sono ritrovati davanti le sepolture di circa 150 persone, risalenti a un periodo compreso tra l’undicesimo e l’ottavo secolo avanti Cristo; decine di scheletri interi con indosso bracciali, orecchini e accanto armi e boccette che 3000 anni fa contenevano profumi. Le sepolture, secondo le prime stime, risalgono ad un periodo che va dall’XI al l’VIII secolo a.C. Le analisi del Dna e di datazione al carbonio di campioni di ossa ritrovate nel cimitero, potrebbero ora fornire elementi utili ad accertare l’origine dei filistei.
Era filistea l’ingannatrice Dalila, che privò Sansone della sua forza tagliandogli i capelli, e lo era anche il gigante Golia, che faceva tremare l’esercito di Saul prima di essere abbattutto con la fionda da Davide. Il popolo proveniente forse dall’entroterra greco, da Creta o Cipro o ancora dall’Anatolia; si sa molto poco sulla cultura dei filistei e sulla loro origine ed il tipo di tomba fa supporre che questo popolo provenisse dall’area dell’Egeo.
“Mai prima d’ora – racconta Adam Aja, archeologo e assistente alla direzione della ricerca – avevamo trovato dei filistei in una città filistea. Avevamo intuito che ci potessero essere filistei qui, ma nessuno li aveva trovati. Da dove vengono? Ora abbiamo la chiave. Ora sappiamo che questo è territorio filisteo e come i filistei trattavano i loro morti. Questo è il codice per decodificare tutto”.

Fonte: www.quotidianoarte.it, 14 lug 2016

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