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GRECIA. Reperti di 2.800 anni fa vengono alla luce in un’antica città greca sommersa.

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Gli archeologi che lavorano da diversi anni sugli scavi di un tempio di 2.800 anni in un santuario in Grecia hanno scoperto diversi oggetti rari, tra cui figure che rappresentano un cane, una donna e un serpente. A riferirlo è il Ministero della Cultura greco.
greciaGli scavi sono in corso presso un centro di culto del dio Poseidone nell’antica città achea di Eliki, o Helike, sulla costa settentrionale del Peloponneso, distrutta da un terremoto e travolta da una successiva alluvione nel 375 a.C. L’antica città, situata 7,5 chilometri a est della moderna città di Aigio, fu sommersa e le sue rovine rimasero visibili sotto le acque del Golfo di Corinto per secoli, essendo meta turistica dei viaggiatori romani che ne percorrevano le strade in barca.
Gli oggetti rinvenuti nel santuario, il cui edificio più antico risale all’VIII secolo a.C., comprendono una figura in bronzo che sembra essere un cane e una figura in argilla a forma di donna. Sono state scoperte anche una testa di serpente di bronzo, un’ala di argilla che potrebbe essere stata parte di una sfinge o di una sirena e parte di una collana d’oro.
greciaGli archeologi hanno anche analizzato i sedimenti del sito e hanno scoperto che il santuario fu ripetutamente allagato circa 2.800 anni fa. Le figure erano usate come offerte a Poseidone o a qualsiasi altro dio venerato nel tempio, ha annunciato a WordsSideKick.com Anastasia Gadolou, direttrice generale del Museo Archeologico di Salonicco, che sta supervisionando gli scavi. Le pratiche religiose includevano anche sacrifici di animali, principalmente capre, pecore e capre, ma anche maiali, ha dimostrato uno studio del materiale di scavo.

Autore: Angelo Petrone

Fonte: www.scienzenotizie.it 6 set 2023

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