Archivi

EGITTO. Papiro di 18 metri e bara finemente decorata scoperti in un antico cimitero.

egitto

I ricercatori hanno portato alla luce il cimitero presso la necropoli di Tuna el-Gebel, situata a sud del Cairo, nel governatorato di Minya, così come comunicato in una dichiarazione del Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano. Secondo gli archeologi, il cimitero, che risale al Nuovo Regno (XVI-XI secolo a.C.) dell’antico Egitto, era utilizzato come luogo di sepoltura per alti funzionari e sacerdoti durante quel periodo.
Il cimitero è stato scoperto durante gli scavi iniziati lo scorso agosto nella zona Al-Ghuraifa di Tuna El-Gebel e presenta “molte tombe” scavate nella roccia. I ricercatori hanno anche trovato centinaia di reperti archeologici nel sito, tra cui bare di pietra e di legno, alcune delle quali contenevano mummie, amuleti, ornamenti e figurine funerarie.
Uno dei reperti più notevoli del cimitero è una bara colorata e incisa appartenente alla figlia di un sommo sacerdote dell’antico dio egiziano Djehuti, spesso indicato come Thoth. Questa divinità, comunemente raffigurata come un uomo con la testa di ibis o di babbuino, era una figura chiave nell’antica mitologia egizia e svolgeva diversi ruoli importanti. Ad esempio, a Thoth venne attribuita l’invenzione della scrittura e si ritiene anche che fosse un rappresentante del dio del sole Ra.
Accanto alla bara della figlia del sommo sacerdote, gli archeologi hanno trovato due scatole di legno contenenti i suoi vasi canopi, oltre a un set completo di statue “ushabti”. I vasi canopi erano vasi utilizzati dagli antichi egizi per conservare gli organi rimossi dal corpo durante il processo di mummificazione (polmoni, fegato, intestino e stomaco) al fine di preservarli per l’aldilà.
Le statue di Ushabti, invece, erano figurine usate nelle antiche pratiche funerarie egiziane e venivano collocate nelle tombe nella convinzione che avrebbero agito come servi del defunto nell’aldilà.
Gli archeologi hanno anche fatto un’altra scoperta particolarmente affascinante nel cimitero del Nuovo Regno: un rotolo di papiro completo e ben conservato che misura circa 16.18 metri di lunghezza e contiene informazioni relative al Libro dei Morti.
Il Libro dei Morti è una raccolta di testi funerari dell’antico Egitto costituiti da incantesimi o formule magiche che venivano deposti nelle tombe. Si pensava che questi testi proteggessero e aiutassero i defunti nell’aldilà. Generalmente venivano scritti su papiro, un materiale simile alla carta spessa che veniva utilizzato nell’antichità come superficie di scrittura.
Mostafa Waziri, segretario generale del Consiglio supremo delle antichità, ha affermato in un comunicato che la scoperta del cimitero è un ritrovamento “importante”.

Autore: Lucia Petrone

Fonte: www.scienzenotizie.it 17 ott 2023

Segnala la tua notizia