Archivi

CANTIANO (PU) – Museo Archeologico e della Via Flaminia

E’ nato il “Museo Archeologico e della Via Flaminia” intitolato a Giulio Cesare Corsi, cittadino di Cantiano, che ha donato al Comune il nucleo più consistente dei reperti, frutto di personali ricognizioni.

Il Museo si articola in quattro sezioni: preistorica, preromana, romana e medievale e gli oggetti esposti sono per lo più di piccole dimensioni, proprio perché provenienti da raccolte di superficie.

Nella sezione preistorica spicca la collezione di selci lavorate; più esigui invece, i dati riguardanti la fase preromana, anche se la presenza di un frammento di bronzetto di pregevole fattura getta luce su un territorio che costituiva un luogo di incontro fra popolazioni umbre, etrusche e picene.

Per l’età romana, testimoniata lungo la Via Flaminia dalla presenza di un ponte a due fornici, gli oggetti sono in prevalenza “instrumentum domesticum” ed elementi di rivestimento o da costruzione molto frammentari, provenienti in gran parte dall’edilizia abitativa legata agli insediamenti sparsi, soprattutto piccole fattorie. Alcuni reperti, rinvenuti in anni precedenti, erano conservati nell’atrio del Palazzo del Comune, come il cippo stradale con l’indicazione della distanza in miglia da Roma che menziona i cesari Valerio Severo e Massimino Daia (305-306 d.C.).

Infine, la fase medievale è testimoniata da oggetti in gran parte legati alla vita militare come punte di freccia e di lancia, monete, ma anche elementi architettonici di strutture religiose del territorio.

Il rigore scientifico con cui è stata registrata la provenienza dei singoli reperti e l’efficace comunicazione didattica del percorso museale, dove spicca ad esempio la ricostruzione del tracciato della strada romana e medievale che conduce lo spettatore da una sezione all’altra, permettono di ricostruire la rete degli insediamenti, di diversa natura e consistenza, succedutisi nel corso dei secoli.
Fonte: Il Giornale dell’Arte 1 giugno 2003
Autore: Marta Paraventi

Segnala la tua notizia