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ALBANO LAZIALE (Rm): Scoperta una villa romana.

Recuperato un prezioso mosaico termale quasi intatto.

La campagna romana continua a restiuire, nel comprensorio dei Castelli, preziose testimonianze risalenti all’antica Roma. Un nuovo, importante ritrovamento, nella vasta zona che si estende tra la via Ardeatina e la via Nettunense, all’altezza di Pavona, ha fatto emergere i resti di una villa di grande prestigio e di recuperare un prezioso mosaico di circa sei metri quadrati risalente, secondo glie sperti, al primo, secondo secolo dopo Cristo.
A far scoprire quello che archeologi e critici d’arte valutano già come un autentico tesoro, sono stati gli scavi iniziati due settimane fa dall’Acea, intervenuta per eseguire alcuni allacci all’aquedotto per le condote delle abitazioni di via Udine, proprio al confine tra il comune di Albano e quello di Roma, dove la stessa strada prende il nome di via Fisciato.
Gli scavi del cantiere per la posa dei tubi, in particolare, hanno fatto scoprire i resti molto importanti di una villa romana che, per le sue caratteristiche, doveva appartenere ad una famiglia molto ricca, particolare molto importante in questa zona perché, spiegano alla Soprintendenza di Roma, finora tutti i ritrovamenti in questo comprensorio avevano fatto emergere esclusivamente grandi abitazioni e ville di tipo rurale. Il mosaico (ancora da datare ufficialmente), in ottimo stato di conservazione e con degli emblemi centrali di raffinata fattura, abbelliva l’impianto termale della villa, della quale finora sono state riportate alla luce le colonne sulle quali poggiavano i soffitti delle camere che consentivano il passaggio del vapore.
Il resto della villa romana dovrebbe estendersi fin sotto i recenti villini e le abitazioni che si affacciano sulla via, per i primi settanta metri ricadente nel territorio di Albano per proseguire nel territoprio del comune di Roma.
Nonostante l’impossibilità di un intervento a largo raggio, proprio per la presenza di numerose costruzioni, la prosecuzione degli scavi archeologici non fa escludere, comunque, ai tecnici della Soprintendenza di riportare alla luce ulteriori e pregevoli testimonianze di epoca romana che, alla luce delle novità già emerse, potrebbero far riscrivere la storia di questa zona da sempre considerata come dedicata ad attività agricole e non per esclusivo uso residenziale.


Fonte: Il Messaggero 25/05/2006
Autore: Enrico Valentini
Cronologia: Arch. Romana

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