Gli studiosi hanno scoperto un trattato di inizio VII secolo a.C. in una delle numerose tavolette assire cuneiformi trovate lo scorso anno in un tempio di Tell Tayinat (o Tel Ta’yinat), in Turchia. Venne stipulato dal re assiro Esarhaddon e un governatore locale ‘vassallo’.
Il professore dell’Università di Toronto Timothy Harrison, che dirige anche il Tayinat Archaeological Project (TAP), racconta: “La tavoletta è piuttosto spettacolare. Registra un trattato – o un patto – tra Esarhaddon, re dell’Impero assiro, e un governante secondario che riconosceva il potere assiro. I
Il professore dell’Università di Toronto Timothy Harrison, che dirige anche il Tayinat Archaeological Project (TAP), racconta: “La tavoletta è piuttosto spettacolare. Registra un trattato – o un patto – tra Esarhaddon, re dell’Impero assiro, e un governante secondario che riconosceva il potere assiro. I
l trattato venne ratificato nel 672 a.C. in occasione di ‘elaborate’ cerimonie tenute nella città reale assira di Nimrud (antica Kalhu). Nel testo, il governante giura di riconoscere l’autorità del successore di Esarhaddon, suo figlio Ashurbanipal (o Sardanapalo, Assurbanipal)”.
“I trattati erano concepiti per assicurare l’ascesa al trono di Ashurbanipal ed evitare la crisi politica che trapelò già all’inizio del regno del padre. Esarhaddon giunse al potere quando i suoi fratelli assassinarono il loro padre, Sennacherib”.
La tavoletta misura 43 x 28 cm ed è conosciuta come “I trattati vassalli di Esarhaddon” (Vassal Treaties of Esarhaddon). Contiene circa 650 linee ed è in uno stato molto fragile.
“Ci vorranno [ancora] mesi di lavoro prima che sia completamente leggibile”, aggiunge Harrison. “Queste tavolette sono un puzzle molto complesso, che coinvolge centinaia di pezzi, alcuni mancanti. Non è solo questione di tirare fuori la tavoletta, sedersi e leggerla. Ci aspettiamo di conoscerne molto di più quando avremo restaurato e analizzato il documento”.
I ricercatori sperano di estrarre informazioni riguardo le relazioni imperiali dell’Assiria con l’Occidente durante un periodo critico, l’inizio del VII secolo a.C.
L’ascesa dei Frigi ed altri potenziali rivali nelle regioni montagnose dell’Anatolia (odierna Turchia), cioè sui confini nord-occidentali dell’Impero assiro, coincise con le divisioni nella monarchia della biblica Israele e con un’era di maggiori contatti tra i popoli levantini del Mediterraneo orientale, l’Egitto e i Greci del mondo Egeo.
Sarà poi interessante conoscere chi fosse questo governante secondario e quale prezzo dovette pagare Esarhaddon per ottenere il suo consenso.
Oltre alle tavolette, risalenti fino all’Età del ferro, sono stati anche trovati un gran numero di oggetti religiosi, inclusi strumenti d’oro, di bronzo e di ferro, recipienti per la libagione e oggetti rituali riccamente ornati.
“I trattati erano concepiti per assicurare l’ascesa al trono di Ashurbanipal ed evitare la crisi politica che trapelò già all’inizio del regno del padre. Esarhaddon giunse al potere quando i suoi fratelli assassinarono il loro padre, Sennacherib”.
La tavoletta misura 43 x 28 cm ed è conosciuta come “I trattati vassalli di Esarhaddon” (Vassal Treaties of Esarhaddon). Contiene circa 650 linee ed è in uno stato molto fragile.
“Ci vorranno [ancora] mesi di lavoro prima che sia completamente leggibile”, aggiunge Harrison. “Queste tavolette sono un puzzle molto complesso, che coinvolge centinaia di pezzi, alcuni mancanti. Non è solo questione di tirare fuori la tavoletta, sedersi e leggerla. Ci aspettiamo di conoscerne molto di più quando avremo restaurato e analizzato il documento”.
I ricercatori sperano di estrarre informazioni riguardo le relazioni imperiali dell’Assiria con l’Occidente durante un periodo critico, l’inizio del VII secolo a.C.
L’ascesa dei Frigi ed altri potenziali rivali nelle regioni montagnose dell’Anatolia (odierna Turchia), cioè sui confini nord-occidentali dell’Impero assiro, coincise con le divisioni nella monarchia della biblica Israele e con un’era di maggiori contatti tra i popoli levantini del Mediterraneo orientale, l’Egitto e i Greci del mondo Egeo.
Sarà poi interessante conoscere chi fosse questo governante secondario e quale prezzo dovette pagare Esarhaddon per ottenere il suo consenso.
Oltre alle tavolette, risalenti fino all’Età del ferro, sono stati anche trovati un gran numero di oggetti religiosi, inclusi strumenti d’oro, di bronzo e di ferro, recipienti per la libagione e oggetti rituali riccamente ornati.
Fonte: ilfattostorico.com, 11-04-2010.