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TRAPANI. Elmi, anfore e reperti punici affiorano dal mare delle Egadi.

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egadi 1La campagna di ricerche Egadi 2013 ha fatto riemergere, da 80 metri di profondità, pezzi di storia antica che testimoniano la battaglia navale delle Egadi che  sancì la vittoria romana nella prima guerra punica nel 241 a.C.
Un elmo bronzeo del tipo Montefortino (dal nome della necropoli marchigiana che  restituì alcuni esemplari dell’elmo più comune in uso nella legione romana), quattro anfore greco italiche e due rostri romani di bronzo  –  che si aggiungono agli otto rinvenuti durante le ricerche precedenti  – sono i reperti riportati a galla dalle acque di Levanzo, al largo di Capo Grosso, da un team italo americano composto dal soprintendente del mare della Regione Sebastiano Tusa – che insieme a Jeff Royal dirige le ricerche – con la consulenza di William Murray (University of South Florida), dal coordinatore tecnico Stefano Zangara e da Salvatore Palazzolo e Francesca Oliveri della Soprintendenza del mare.
egadi 2I reperti saranno, adesso, restaurati presso il laboratorio della Soprintendenza e probabilmente saranno successivamente trasportati a Favignana per essere esposti, anche se non vi è ancora nulla di definitivo, all’ex stabilimento Florio dove sarà istituita, entro il prossimo anno, una sezione espositiva dedicata alla battaglia delle Egadi.
Le recenti scoperte si aggiungono ai diversi reperti ritrovati precedentemente tra cui due rostri, attualmente in esposizione, fino al 12 gennaio, a Roma ai Musei capitolini nell’ambito della mostra “Archimede – Arte e scienza dell’invenzione” e ai “pezzi” ancora adagiati nei fondali dell’arcipelago delle Egadi che la Rpm Nautical Foundation ha già documentato e classificato con sofisticati strumenti tecnologici, localizzando l’area dove si scontrarono gli schieramenti della repubblica romana e dei cartaginesi.

Autore: Maria Emanuela Ingogllia

Fonte: La Repubblica.it, 17 lug 2013

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