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TORINO. Palazzo Madama scopre il giardino del Principe.

Era lo spazio privato dei principi, il luogo dedicato alla lettura, al riposo e al gioco, chiuso da «mura» di cespugli di more e lastricato in pietra. Vicino al pergolato di vite si facevano largo i vasi in maiolica con la maggiorana, la salvia, la lavanda.
Nel Medioevo i profumi del «Giardino del Principe» si diffondevano nel «Giardino del Castello» esattamente come ora: nel fossato di Palazzo Madama, cuore di Torino, e’ stato appena inaugurato un piccolo, prezioso «polmone verde», curato nei minimi dettagli per riportare il pubblico ad una visione medievale di una natura non selvatica, anzi, nelle mani di abili giardinieri.
Un percorso che rispetta l’habitat storico, ricostruito non certo attraverso le immagini o le colture, bensi’ con lo studio dei manoscritti miniati, dei documenti dell’archivio di Palazzo e della testimonianza del lavoro degli agronomi del tempo. Che non si occupavano solo della parte riservata ai nobili, proprio come il fossato del Palazzo «racconta» nelle tre aree realizzate rispettando la tradizionale suddivisione: leggeri cordoli di salice intrecciato delimitano l’«orto», e in legno sono state costruite la falconaia, la porcilaia e il pollaio ai limiti del «bosco». Il sentiero delle passeggiate per gli abitanti del castello, all’ombra di castagni, ulivi, ciliegi e noci. Il sentiero che il visitatore puo’ seguire fermandosi sotto un nespolo europeo solitario, godendo degli arbusti di ribes rosso e dei cespugli di uva spina, ammirando i graticci su cui si arrampicano le rose botaniche e di macchia, e infine perdendosi fra le diciassette specie riprodotte nell’hortus».
Ma anche la «casa» delle piante aromatiche, degli ortaggi, dei cereali, ma pure di quelle selezionate come «toccasana» e rimedio a tutti i malesseri, e persino «magiche» per i simbolismi legati a religione, segni astrali e alchimie.
Nella Torino del XV secolo, secondo il gusto dei principi d’Acaia e dei duchi di Savoia.  
Autore: Tiziana Platzer

Fonte: La Stampa.it, 12 luglio 2011

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