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SOMMA VESUVIANA (NA). Gli archeologi giapponesi: “Abbiamo trovato la villa vesuviana di Augusto, in cui morì. Fu poi sepolta durante l’eruzione vulcanica”.

somma vesuviana

Gli studiosi dell’Università di Tokyo hanno individuato potenziali tracce della dimora di Augusto durante le ricerche effettuate a Somma Vesuviana, comune noto per essere stato un luogo di villeggiatura per nobili romani e facoltosi proprietari terrieri durante l’epoca romana. La notizia è stata data nelle ore scorse dagli archeologi in Giappone.
Le indagini condotte negli anni ’30 nel territorio circostante avevano portato alla scoperta di una vasta villa romana.
Sebbene la costruzione della villa risalga al II secolo d.C., ricerche più recenti hanno individuato resti di un edificio più antico, probabilmente risalente all’epoca di Augusto.
Gaio Giulio Cesare Augusto, noto anche come Gaio Ottavio, è stato l’imperatore romano dal 27 a.C. fino alla sua morte nel 14 d.C., considerato il fondatore dell’Impero Romano e del Principato, che perdurò fino alla crisi del terzo secolo. Secondo i resoconti storici, Augusto sarebbe morto in una villa situata sul versante settentrionale del Vesuvio, divenuta in seguito luogo di culto imperiale.
L’analisi scientifica condotta dagli archeologi, utilizzando datazione al radiocarbonio e analisi fisiche e chimiche dei sedimenti vulcanici che ricoprivano l’edificio antecedente, ha confermato che la villa esisteva prima dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., la quale distrusse Pompei ed Ercolano.
L’eruzione ha prodotto una coltre di tefra e gas surriscaldati, espellendo materiale vulcanico ad altissima velocità. Durante gli scavi, sono stati ritrovati frammenti di mura e tegole crollate a causa dei flussi piroclastici che si sono spostati lungo il versante settentrionale del vulcano.
Le ricerche suggeriscono che anche questa area fu colpita duramente dall’eruzione, nonostante le precedenti convinzioni che gli effetti fossero meno gravi rispetto ad altre zone.
Ulteriori prove a sostegno dell’identificazione della villa come residenza di Augusto sono emerse dalle analisi dei materiali vulcanici provenienti da edifici adiacenti. Inoltre, la datazione al radiocarbonio di reperti trovati all’interno delle rovine ha confermato l’epoca della costruzione e dei successivi adattamenti strutturali.
Gli studi sull’edificio del II secolo hanno evidenziato il riutilizzo di elementi architettonici precedenti, indicando una transizione dalla fase di distruzione a quella di ricostruzione nell’area circostante il Vesuvio.

Fonte:
www.stilearte.it 19 apr 2024

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