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SAMO (Grecia). L’ Heraion: un tempio per Era.

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L’ Heraion di Samo, dedicato appunto ad Era e costruito durante la seconda metà del VI secolo a. C., è uno dei primi esempi di tempio ionico diptero.
Samo è un’ isola greca posta nel Mar Egeo e sin dall’ antichità è stata caratterizzata da una storia molto avvincente, che ha interessato per secoli non solo i greci, ma molti altri popoli.
Nella zona sudorientale di Samo fu eretto, durante l’ anno 540 a. C., uno splendido tempio ionico diptero dedicato ad Era.
Intorno al 530 a. C. purtroppo il tempio crollò, a seguito di una calamità naturale: forse un terremoto.

L’ Heraion, che prende appunto il nome dalla divinità cui era dedicato, fu progettato e costruito da due architetti molto esperti, quali Theodoros e Rhoikos.
Il tempio si definisce di tipo diptero in quanto fasciato da una doppia fila di colonne.
Questo edificio sacro disponeva di un notevole pronao, avente un tetto di forma quadrata, alle cui spalle si impostava una cella chiusa.
Due file di colonne permettevano di scandire una divisione in tre parti uguali per ognuno degli ambienti: il pronao e la cella.

L’ Heraion di Samo si impiantava su di un precedente tempio, di cui riprende la forma e l’ orientamento della cella e del pronao.
La realizzazione del tempio più antico venne attribuita all’architetto Rhoecus.
Il nuovo tempio dedicato ad Era risultava essere, però, di dimensioni maggiori, in quanto constava di un’ ulteriore fila di colonna nella parte anteriore ed in quella posteriore della peristasi.
Suo modello fu certamente l’Artemision di Efeso.

Per quanto riguarda la trabeazione, vale a dire tutti gli elementi orizzontali poggianti sulle colonne degli edifici greci e romani, si ritiene essere stata lignea.
Siccome, però, non stati rinvenuti resti o comunque elementi pertinenti ad una copertura – come ad esempio le tegole – si è supposto che la realizzazione dell’ Heraion di Samo non sia mai stata ultimata.

Le campagne di scavi archeologici effettuate per riportarlo alla luce iniziarono durante i primi anni del 1700, ma proseguono tutt’ ora.
Attualmente è possibile ammirare le fondamenta, lo stilobate ed una colonna, in quanto ancora in situ.

Fonte: SuperEva.it, 22-06-2010

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