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ROMA: Avanti la “quarta costola” del Museo Nazionale Romano.

Dopo l’apertura nel 2000 riprendono i lavori nel complesso della Cripta Balbi.

Era il 2 aprile 2000 quando il complesso della Cripta Balbi apriva al pubblico dando finalmente alla città un museo sulla Roma medievale, quarta costola del Museo Nazionale Romano. La musealizzazione di importanti reperti, relativi ai secoli altomedievali (dal V al IX secolo), segnò la conclusione del primo dei cinque lotti contestuali in cui si articola il complesso progetto relativo alla Cripta, ognuno consistente in opere di scavo, consolidamento, studio, restauro, allestimento e apertura al pubblico.

Nel 2000 sono iniziati gli scavi nell’area a sud-est dell’esedra, dove sono emersi gli edifici riportati dalla Forma Urbis marmorea (la grande pianta topografica della Roma imperiale), un complesso costruito a ridosso dell’esedra e del muro perimetrale est del portico a partire dall’età traianea. Parecchi indizi fanno pensare a edifici pubblici, in particolare la diretta accessibilità dall’esedra della Cripta e il rinvenimento di un mitreo al piano terra. I risultati sono stati resi noti, con l’allestimento del 2001 di una sala nel museo con i materiali rinvenuti e la storia di questi ambienti che si è finora potuta ricostruire, dalla loro origine fino agli inizi del VII secolo quando, rotte le volte, il piano inferiore venne interrato probabilmente per problemi di stabilità mentre forse si continuò ad abitare i piani più alti.

Oggi questo scavo è stato ripreso e per la metà del prossimo anno si pensa di rendere fruibili le prime due sale, non ancora il mitreo che resta uno degli obiettivi finali. Le sale, che saranno collegate al percorso dell’esedra già oggi visitabile, conservano decorazioni pittoriche della fase più tarda ma anche di molte fasi precedenti a partire dalla fine del II secolo: pitture, pavimenti in opus sectile, mosaici, persino parti dell’allestimento strutturale, una colonna con capitello oggi al museo e che a fine lavori sarà ricollocata in loco sulla sua base originaria.

Questo scavo è stato molto fruttuoso por i materiali rinvenuti che hanno riconfermato quanto già ordinato nel museo, ampliando e articolando molto più nel dettaglio le fasi tardo antiche, specie i secoli V e VI di cui finora non c’era abbondanza di testimonianze.

Un altro lotto di lavori ha riguardato Palazzo Paragoni, di origine medievale, su via delle Botteghe Oscure. Anche qui i risultati non si sono fatti attendere. Completato lo scavo sul lato esterno del muro della Cripta, da oltre un anno è stato ampliato il percorso di vista alla quota romana, dove si apprezzano i battuti stradali tardo antichi e alto medievali, una cisterna di età domizianea costruita tra i due alti muri della Cripta e del Porticus Minucia dopo il grande incendio dell’80 d.C., le fondazioni del palazzo medievale a partire dalla fine dell’XI secolo e quelle della torre est impiantata sui battuti stradali. I lavori hanno riguardato anche il palazzo vero e proprio rivelando le diverse fasi costruttive, le strutture del XI secolo, gli ampliamenti di XIII, affreschi con stemmi che hanno ricollegato a famiglie finora non apparse nei documenti d’archivio, quindi le ristrutturazioni rinascimentali e la facciata resa unitaria solo nell’Ottocento, che è stata completamente restaurata lasciando tracce a vista delle fasi più antiche.

Il percorso sotterraneo in prospettiva verrà ricollegato con quello archeologico esterno. Intanto proseguono gli studi e si attendono i finanziamenti e i tempi tecnici per completare i restauri e ampliare il museo che ospiterà in questa ala i materiali relativi ai secoli X-XIV.

A fine settembre è scaduto il bando di gara per una nuova tranche di interventi finanziati con i fondi del lotto che riguarderà il lato di via Caetani, le facciate, il chiostro, gli edifici del conservatorio semidemoliti durante il Fascismo, all0interno dei quali nascerà anche un auditorium da circa 200 posti. Lavori, ci assicura la direttrice della Cripta Balbi Laura Venditeli, che dureranno almeno un paio d’anni.

Fonte: Il Giornale dell’Arte 01/11/2005
Autore: Federico Castelli Gattinara
Cronologia: Arch. Medievale

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