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PALESTRINA (Rm): Di nuovo un importante ritrovamento archeologico: due ninfei monumentali.

L’antica Praeneste non finisce di regalare tracce del suo maestoso passato. Si tratta di due ninfei risalenti presumibilmente al II secolo a.c. La scoperta è stata presentata nel corso della conferenza presieduta dall’archeologo Filippo Demma dal titolo “Gli scavi di Via del Borgo un tassello mancante nella topografia dell’antica Praeneste” che si è tenuta sabato scorso presso il Museo Nazionale Archeologico di Palestrina.

Abbiamo quindi raccolto le dichiarazione del Demma, relatore e responsabile del cantiere degli scavi che tra il mese di giugno e luglio dello scorso anno hanno permesso il ritrovamento. Il tutto è avvenuto nel corso di una campagna di scavi finalizzata al restauro e alla valorizzazione dei monumenti sotto Via del Borgo, ha commentato entusiasta, quando sono pian piano emersi cospicui resti di due ninfei monumentali di età presumibilmente ben conservati databile al II secolo a.c. il cui studio è tutt’ora in corso. I rinvenimenti sono di notevole importanza, ha confermato l’archeologo, in quanto sono stati realizzati in una nuova area di Palestrina. Si tratta di un tassello mancante alla comprensione della topografia urbana dell’antica Praeneste nota sino ad ora quale complesso monumentale composta dal Santuario della Fortuna Primigenia e dai monumenti del foro urbano intramuraneo della città presillana.

L’intervento è stato accompagnato dalla presentazione in formato tridimensionale delle ricostruzioni dei rinvenimenti realizzata dal dott. Alessandro Pintucci, collaboratore di Demma in questa esperienza. Gli esperti hanno quindi illustrato la tipologia delle strutture ritrovate: sono due splendidi esempi di ninfeo, ha spiegato il Demma, uno superiore a facciata con nicchie a esedre ed uno inferiore con facciata monumentale a finta grotta, probabilmente preceduta da un piccolo portico, molto simile al più conosciuto Antro delle Sorti.

Lo scavo effettuato su incarico della Sovrintendenza ai Beni Archeologici del Lazio è stato realizzato sotto la guida e la direzione del Funzionario Territoriale Responsabile, la dott.sa Sandra Gatti, altresì Direttore del Museo Nazionale Archeologico di Palestrina, la quale ha naturalmente presenziato l’incontro. Durante la conferenza, la Gatti ha spiegato che il progetto fa parte di un programma triennale più ampio, ed ha però affermato con amarezza, che lo stesso si è già arenato nelle secche causate dai tagli in bilancio.

Benché quest’anno si potrà a malapena procedere con la manutenzione dei reperti, ci si augura che presto si potranno comunque riprendere gli scavi, ha concluso Demma; i primi risultati hanno fornito informazioni molto interessanti su un contesto ancora poco conosciuto della storia dell’architettura dell’antica Praeneste e su quello del Lazio antico di epoca ellenistica.

Autore: Candia Savastano
Cronologia: Arch. Romana

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