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MONTELEONE DI SPOLETO (Pg). La biga rapita – Una battaglia a tutto campo, a Roma e a New York…

Antefatto: Tutta la storia della biga etrusca: dall’Umbria al Metropolitan di New York.

L’intervista: L’autore ad Affari svela tutti i segreti della ‘Biga della discordia’…

Tutto pronto per le manifestazioni del 20 aprile. Il comune di Monteleone, con la collaborazione della Regione Umbria e la Provincia di Perugia, con la consulenza dell’avvocato italo-americano Tito Mazzetta, specializzato nella cause che riguardano i diritti degli immigrati e legale di grandi personaggi come Richard Gere, Pavarotti e Placido Domingo, sono al lavoro perchè sia tutto perfetto. E nel frattempo la stampa di tutto il mondo si è mossa sull’argomnto. La biga, una vera star nell’occhio del ciclone.

Intanto l’avvocato Tito Mazzetta, che ha denunciato il Metropolitan chiedendo la restituzione della biga di Monteleone, ha preparato un nuovo piano per portare il direttore del museo davanti alla giustizia americana. Leggilo

Per quel giorno è prevista la sontuosa festa organizzata dal direttore del Metropolitan Museum di New York, Philippe de Montebello, per l’inaugurazione delle nuove sale da 155 milioni di dollari destinate a ospitare l’arte ellenica, etrusca e romana. La star dell’avvenimento sarà appunto la biga di Monteleone, che farà la sua riapparizione al Met dopo dieci anni di esilio nei sotterranei dove è stata sottoposta ad un accurato lavoro di restauro.

Per quello stesso giorno il comune di Monteleone ha pensato di dare battaglia su tre difficili fronti. Due a Roma. Davanti alla sede del ministero dei Beni culturali, alcune persone con fischietti e cartelli tenteranno di attirare l’attenzione della gente e soprattutto quella di Francesco Rutelli, allo scopo di convincere il ministro a intraprendere la battaglia per il ritorno della “biga rapita” in Italia. Altri volenterosi daranno vita a un sit-in davanti alla sede dell’Ambasciata degli Stati Uniti, in via Veneto, per spiegare ai passanti e ai curiosi lo scopo della battaglia per la biga trafugata dall’Italia in America. Infine, il terzo fronte, il più delicato, sarà aperto a New York.

La sera dell’inaugurazione dei nuovi padiglioni, un folto e rumoroso gruppo di immigrati italiani, tutti originari di Monteleone, Norcia e della zona di Spoleto, si presenterà davanti agli ingressi del Metropolitan per protestare contro la direzione del museo che detiene illegalmente il prezioso reperto etrusco, chiedendone la restituzione. L’operazione newyorkese è preparata con molta cura. Il prossimo 24 marzo, una delegazione di monteleonesi residenti tutti a Trenton, nel New Jersey, dove si è installata una folta colonia dai primi anni del Novecento, sarà ospite di Monteleone dove il sindaco, l’assessore alla Cultura e altri rappresentanti pubblici li istruiranno sui particolari della manifestazione che dovranno gestire davanti al Metropolitan.
L’avvocato Tito Mazzetta, avendo constatato l’atteggiamento rinunciatario di Rutelli a intraprendere questa battaglia, aveva suggerito al Comune di Monteleone di chiedere al ministro di sottoscrivere un documento di delega all’azione legale o di rinuncia ai diritti sul reperto archeologico a favore della Regione Umbria o del Comune di Monteleone di Spoleto.

Una volta ottenuta l’autorizzazione del governo, la Regione Umbria o il Comune di Monteleone potranno presentare una istanza di restituzione della biga presso il Tribunale federale di New York contro il Metropolitan. Questa azione è subordinata, dunque, alla seria intenzione del ministro dei Beni culturali a volersi occupare della questione: o scendendo in guerra contro il Metropolitan in prima persona, come aveva già promesso di fare anche per altre opere d’arte italiane illegalmente possedute da alcuni musei americani, oppure cedendo i diritti di proprietà della biga o firmando una delega all’azione legale.


Cronologia: Arch. Italica

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