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Michele Zazzi. La stele etrusca di Poggio Colla (Vicchio – Firenze).

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Il sito di Poggio Colla nei pressi di Viccho di Mugello (FI) è stato oggetto di varie campagne di scavo negli anni settanta (sotto al direzione di Francesco Nicosia) e poi dal 1995 fino al 2015 (da un consorzio di università americane, Mugello Valley Archeological Project).
Nell’altura posta nella valle del Fiume Sieve, abitata dagli Etruschi dal VII al II secolo a.C., sono emerse un’area abitativa, un quartiere artigianale (fornaci) e nella parte più alta del pianoro un santuario.
zazziTra le fondamenta di un tempio databile agli inizi del V secolo a.C. nel luglio 2015 è stata trovata una stele in arenaria di grandi dimensioni (peso circa 230 kg; altezza 1 m e 26 cm; larghezza 24 cm; spessore circa 20 cm) a forma di parallelepipedo.
La stele diversamente dagli altri blocchi risulta lavorata: le superfici sono state rese lisce, una delle estremità è stondata mentre la parte bassa è lavorata in modo approssimativo ed era forse destinata ad essere infissa nel terreno.
Ad un più attento esame è risultato inoltre che la stele presenta anche una lunga iscrizione (circa 120 caratteri con 70 lettere leggibili) in caratteri etruschi sulla faccia anteriore e lungo i fianchi. Si tratterebbe di quattro diversi testi, probabilmente scritti da vari scribi.
zazziLa traduzione, in considerazione dello stato di conservazione (forti abrasioni) della stele, è risultata molto complessa. Sono stati comunque evidenziati i nomi di due divinità etrusche Tinia e Uni, equivalenti a Zeus ed Era dei Greci. Secondo una possibile lettura in una parte dell’iscrizione si farebbe riferimento a due offerte od azioni rituali dedicate a Tinia in uno spazio sacro pertinente ad Uni (divinità titolare del santuario). Si tratterebbe quindi di una iscrizione sacra e non della solita iscrizione connessa al mondo funebre. La forma delle lettere consente di datare il monumento alla fine del VI secolo.
Probabilmente la stele fu realizzata per l’area sacra al tempo del primo insediamento / villaggio etrusco nel sito (VII – VI secolo a.C.), posto in prossimità di una fenditura nella roccia che conduceva ad una camera sotterranea.
Successivamente (V secolo a.C.) nella zona dell’area sacra fu edificato un tempio ed il monumento fu riutilizzato per il basamento del tempio stesso, forse proprio per la sua originaria destinazione alla divinità.
Che l’area sacra fosse riferita ad un culto concernente la sfera femminile (dedicato alla dea Uni) sembrerebbe confermato dal ritrovamento di oggetti per la tessitura, di varie statuette femminili in bronzo, di orecchini d’oro e addirittura di un frammento di bucchero con rappresentazione, si tratta di un unicum per il mondo etrusco, di una donna in atto di partorire.
zazziLa stele è esposta al Museo Archeologico Comprensoriale di Dicomano.

Sulla stele di Poggio Colla cfr, tra l’altro:
La stele di Poggio Colla Quando parlano gli Etruschi, Archeologia Viva, anno XLII, n. 225, maggio-giugno 2024, pagg. 58 e ss.
Per informazioni sulla stele vedi anche i siti generazionediarcheologi.comLa stele ed il santuario etrusco di Poggio Colla (Vicchio, Mugello, Firenze)”; cultura.ilfilo.netIl tempio Etrusco e la stele di Poggio Colla a Vicchio del Mugello”; Il galletto Il Giornale del Mugello e della Val di Sieve “La Stele di Poggio Colla: breve storia di una scoperta archeologica”.

Di seguito immagini della stele di Poggio Colla e del frammento di bucchero con scena di parto.

Autore: Michele Zazzi – etruscans59@gmail.com

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