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Marina CELEGON. Rasoio o arricciacapelli?

rasoio

Gli antichi egizi, almeno quelli che potevano permetterselo, erano molto attenti a curare il loro aspetto personale, utilizzando creme e olii profumati per idratare la pelle seccata dal clima caldo-secco, cospargendosi di essenze e profumi, e truccandosi gli occhi con il kohl, sostanza che aveva anche proprietà antisettiche e diminuiva il riflesso dell’intensa luce solare.
Non è chiaro se solo per l’estetica o anche per combattere il caldo e i numerosi insetti, tanto gli uomini che le donne egiziane si rasavano i peli del corpo con affilati rasoi e spesso si tagliavano i capelli sulla testa molto corti o li rasavano completamente. In occasioni cerimoniali come feste o banchetti, tanto gli uomini che le donne delle classi agiate indossavano elaborate parrucche, la cui lunghezza e pettinatura cambiava secondo le mode del tempo. Le parrucche più ricche venivano realizzate utilizzando capelli umani, pieghettati o arrotolati in ciocche.
Tra gli attrezzi utilizzati per la cura del corpo vi è una serie di piccoli oggetti a pinzetta, talvolta decorati con gradevoli forme di animali o con la siluette di eleganti nuotatrici. Questi piccoli utensili erano solitamente realizzati in bronzo, anche se ve ne sono alcuni molto più lussuosi realizzati in oro.
Oggetti di questo tipo, più o meno elaborati, sono esposti nelle vetrine di diversi musei. Non tutti però concordano sul loro uso. Per alcuni potrebbe trattarsi di forbici o pinzette usate per la depilazione, dato che le estremità sono in alcuni casi ancora affilate, anche se la forma non sembra in realtà molto adatta a tali funzioni. Secondo altri venivano utilizzati per arricciare i capelli, tanto quelli veri che quelli delle parrucche.
Quale che fosse il loro uso questi piccoli oggetti, con la loro gradevole forma, la dicono lunga sul fatto che gli antichi egizi amavano circondarsi di bellezza anche nelle piccole cose.

Autore: Marina Celegon – marina.celegon@libero.it

 

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