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LE ANTICHE NAVI DEL PORTO DI OLBIA

Il primo luglio del 1999, durante i controlli ai lavori di scavo del tunnel del porto di Olbia, gli archeologi della Soprintendenza individuarono, oltre a parecchi oggetti relativi a un arco temporale molto ampio, otto scafi di relitti di età romana e cinque di età medievale. Sopra allo strato più profondo erano adagiate le famose navi onerarie romane, databili al V secolo d.C., lunghe originariamente dai 18 ai 30 m. I reperti relativi a questa fase sono numerosissimi e comprendono lucerne, vetri, ceramica (da mensa, da cucina e da dispensa), anfore, colonne di granito locale, ossa animali, strumenti legati alla pesca (ami, pesi da rete), una statuetta di Osiride, uno zaffiro di Ceylon, una collana di grani di pasta vitrea, anelli, monete di bronzo e argento (e una d’oro), un pettine di legno, un amuleto fallico, conchiglie usate come strumenti a fiato, ecc. Significativi, inoltre, i frammenti di una statua di bronzo a grandezza naturale (un piede, parte della testa, panneggio, parte di una gamba) raffigurante un personaggio maschile e databile non oltre il I secolo d.C. La disposizione ordinata e parallela fra loro fa ipotizzare che le navi siano affondate in un unico momento, quando erano ormeggiate in porto: le tracce di bruciature sui legni fanno pensare ad un intervento umano, forse legato alle grandi invasioni vandaliche, che misero a ferro e a fuoco le coste del Mediterraneo. Olbia, primo referente nei commerci di Roma con la Sardegna, fu attaccata e distrutta. Gli scavi ci raccontano anche che nel XIII sec. ci fu un rifiorire della città. In questo periodo le navi romane furono ricoperte da abbondante pietrame (proveniente in buona parte dalle rovine romane, come testimoniano i frammenti di colonne) e fu spostata in avanti la linea di costa. Tra il materiale rinvenuto nella colmata si segnalano anche cinque relitti di dimensioni minori rispetto a quelli romani. Tra questi, una nave fu affondata in seguito a un incendio, due furono abbandonate e due furono utilizzate nella colmata. Fra i reperti relativi al periodo medievale sono da segnalare le coppe pisane e liguri, la ceramica siciliana, i calici e i bicchieri di vetro, le produzioni in ambito musulmano ecc. Foto gentilmente concesse dalla Soprintendenza di Sassari e Nuoro ©2001
Fonte: Soc. Studi Storici della Provincia di Cuneo
Autore: Giulia Fonnesu
Cronologia: Arch. Romana
Link: http://www.sardiniapoint.it

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