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Forni di Sopra e Forni di Sotto (UD). Rinvenute 12 sepolture longobarde con ricco corredo.

Si sono concluse nell’ottobre scorso le indagini archeologiche condotte sotto la direzione dell’architetto Fabio Piuzzi tra Forni di Sopra e Forni di Sotto (Udine). Eccezionali le scoperte effettuate dal professionista e dal suo staff che hanno operato nei siti di “Cuol di Cjestjel”, Andrazza e in località “Pradigot”.
I rinvenimenti più significativi riguardano una dozzina di sepolture in terra appartenenti a una popolazione di cultura longobarda, tombe che contribuiranno non poco ad arricchire la conoscenza di questo popolo su cui Cividale in particolare sta puntando da anni per entrare nel circuito del Patrimonio dell’umanità Unesco.
La necropoli carnica si trova nei pressi della frazione di Andrazza, a Forni di Sopra. È molto estesa e si sa, grazie alla consultazione di documenti storici, che il sito era stato segnalato già nell’Ottocento per il rinvenimento sporadico di reperti.
Le tombe venute alla luce quest’anno sono ben conservaste e con ricchi corredi funebri: dalla terre sono emersi, infatti, un grande quantità di fibule, bracciali, anelli, altri ornamenti e piccoli attrezzi come coltellini. Un patrimonio di enorme valore che è stato recuperato e che adesso sarà pulito, restaurato, catalogato e studiato.
Non si conosce molto della comunità di cultura longobarda che visse in questa zona della montagna, né nulla su cariche e ruoli di potere ricoperti dalle persone poi seppellite al limitare della borgata di Andrazza.
L’intera area sacra conta circa 25 tombe. Alcune erano state già messe in luce lo scorso anno, sempre dall’equipe di professionisti guidata da Piuzzi che si è avvalsa di fondi regionali e della collaborazione dei due Comuni carnici per indagare questi siti.
Un primissimo sondaggio fu eseguito in loco nel 2007; poi, dal 2008 e fino al 2010, le indagini archeologiche hanno mantenuto un ritmo costante, portando alla messa in luce un’area sepolcrale mai violata.
Nell’agosto scorso gli stessi professionisti hanno ritrovato anche l’ingresso dell’antico fortilizio di “Cuol di Cjestjel”, risalente al IV-V secolo dopo Cristo, e il sentiero che conduceva alla sommità.
A “Pradigot”, invece, nel territorio di Forni di Sotto, Piuzzi e la sua squadra hanno ritrovato i basamenti della torre est di una fortificazione rimasta abitata fino al 1200.
Per entrambe le aree castellane le amministrazioni comunali intendono realizzare un progetto didattico con tanto di visite guidate.

Autore: Paola Treppo

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