Archivi

FERRARA. Scoperta la base dell’antico ingresso del Castello e di edifici che furono abbattuti.

ferrara

Emergono nuovi elementi storici dagli scavi in corso davanti al Castello, scavi realizzati nel contesto dei lavori di ripavimentazione dell’area che lambisce la famosa fortezza estense.
Come spiega l’archeologa responsabile della tutela di Ferrara, Chiara Guarnieri – che sta seguendo i lavori e coordina una squadra di professionisti costantemente presenti nel cantiere – è stata scoperta, nella sua interezza, la base del rivellino del Castello.
Il rivellino rappresenta un elemento della fortificazione staccato dalla cinta muraria e posto in posizione avanzata, identificabile con l’entrata Nord del Castello Estense, prima del rifacimento Cinquecentesco. Scoperta, questa – prosegue Guarnieri – che si unisce a una serie di ulteriori elementi emersi negli ultimi giorni. In particolare – dice – gli scavi stanno portando alla luce indizi riferibili a un’intera sequenza di case, forse botteghe, che storicamente si affacciavano sul lato opposto” della fortezza.
“I nostri archeologi sono al lavoro per approfondire queste tracce, con un intenso lavoro quotidiano, di ricerche e studi”. “La ricostruzione storica è di maggiore complessità nell’attuale semi-carreggiata stradale su cui insiste il cantiere”, spiega Guarnieri: “Se infatti inizialmente i lavori interessavano una zona ancora di pertinenza del Castello, nell’attuale lato di scavo si trovano i resti delle abitazioni che sorgevano di fronte, che delineano un quadro più articolato, da cui emergono i profili di abitazioni e da cui sembrano riaffiorare anche i perimetri di un cortile, di datazione esatta da stabilire”. “Il lavoro meticoloso di ricerca storica che questi professionisti stanno mettendo in campo è straordinario”, dice il sindaco Alan Fabbri, ringraziando “donne e uomini che stanno realizzando questa importante opera di conoscenza”.
“La loro attività consente di acquisire nuovi elementi della storia di Ferrara, l’approfondimento storico-stratigrafico della città e potrà avere sicuramente vasto interesse. È e sarà nostro impegno valorizzare l’esito di questo importante lavoro e dare il nostro contributo affinché le nuove scoperte siano conosciute e promosse. Dopo alcuni decenni dagli ultimi lavori, l’attuale intervento di ripavimentazione è così anche l’occasione per rintracciare nuovi segni del passato”.

Fonte: www.stilearte.it, 12 nov 2021

Segnala la tua notizia