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FANO (PU). Un viaggio virtuale tra i resti romani.

Uno dei più recenti contributi allo studio sulla Fano Romana è stato dato dal professor Paolo Taus, docente al corso di laurea di disegno dell’architettura del Politecnico delle Marche, il quale ha relazionato anche al 17° Congresso Internazionale di Archeologia Classica che si è svolto a Roma.
Si tratta del risultato di una ricerca corredata da ricostruzioni virtuali che mostrano lo stato originario dei monumenti.
Lo studio parte dall’esame dei reperti preistorici e protostorici , con particolare riferimento all’esistenza di un “fanum” alla foce dell’Arzilla, dove più tardi sorse un santuario dedicato alla Madonna che conobbe grande importanza in epoca malatestiana; si esamina poi l’assetto della città in epoca repubblicana, quando le coorti di Cesare giunsero in città dopo aver attraversato il Rubicone, per soffermarsi in modo particolare sull’epoca augustea, quando Fano divenne colonia romana.
Doveva accogliere all’interno delle sue fortificazioni il gomito della Flaminia per proteggerlo da incursioni via terra e via mare.
Alla funzionalità militare fu perciò abbinata la magnificenza artistica, in cui Taus riconosce un impianto vitruviano.

Fonte: Corriere Adriatico, 25/11/2010

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