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COSTIGLIOLE DI SALUZZO (Cn). Quel produttore di vini che fa sognare gli archeologi.

Riprendono gli scavi nelle fondamenta emerse nel 2003. A partire da lunedi’ 22 agosto riprenderanno gli scavi archeologici a Costigliole per portare alla luce un insediamento romano attivo tra primo e il quinto secolo d.C., tra l’Eta’ augustea e il periodo tardo-antico.
Venne alla luce (ed e’ oggetto di studi) nel 2003. Si estende su un’area di almeno 5 mila metri quadri alle spalle delle scuole del paese. E’ una villa-cascina abitata per la prima volta quasi 2 mila anni fa. Delle strutture originarie restano solo le fondamenta. Ora torneranno sul «campo» una trentina di studenti dell’Universita’ di Torino diretti dai professori di archeologia Diego Elia e Valeria Meirano.
Durante l’inverno, i docenti e gli alunni hanno analizzato quanto rinvenuto nella passata campagna di scavi.
«Con gli approfondimenti in ateneo dice Elia sono giunte importanti conferme sulla parte residenziale della villa-cascina e sugli appartamenti del ”dominus”, il proprietario dell’immobile».
Gli archeologi hanno scoperto ceramiche prodotte nella zona costigliolese, ma anche manufatti che provenivano dall’Africa settentrionale e dalla Gallia, cioe’ la Francia.
«L’ipotesi piu’ probabile spiega il professore e’ che a Costigliole si producesse e si vendesse vino. Un’ importante fonte di guadagno. Con i proventi della cantina, il ”dominus” si poteva permettere un tenore di vita elevato e anche di comprare oggetti esotici e di valore».
Stando alle ricerche dell’Universita’ di Torino, la «Costigliole romana» di cui non e’ ancora stato rinvenuto il nome, era una «statio», cioe’ punto di sosta e passaggio sulla strada pedemontana che da Torino passava da Cavour, da Costigliole appunto per poi proseguire verso Piasco, Caraglio, Borgo e scendere in Liguria.
Lo scavo durera’ tre settimane. Nel 2010 i docenti hanno definito la pianta dell’edificio. Il disegno e’ a «U». Un’ala era dedicata alla produzione del vino e alla trasformazione di prodotti agricoli; su quella di fronte, parallela, ci sono ancora poche informazioni. A separarle l’appartamento del proprietario. All’interno un grande cortile ed uno piu’ piccolo, il cui pavimento era decorato con piccole tessere di mosaico che formavano un motivo semplice.

Fonte: La Stampa.it, 04/08/2011

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