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CIVIDATE CAMUNO (Bs): L’antica Roma nel Parco Archeologico e nel Museo Archeologico Nazionale della Vallecamonica.

Cividate Camuno è un comune a 64 chilometri da Brescia, con circa 2.600 abitanti e poco più di 3 chilometri di superficie. E’ una cittadina piccola, ma con una grande storia. In epoca romana, infatti, fu un importante centro amministrativo, religioso e politico, con giurisdizione su una vasta zona che comprendeva anche tutto il Sebino. Lo testimoniano le imponenti ville private e le costruzioni pubbliche come il foro, le ampie e articolate terme, il teatro (scoperto nel 1973), l’anfiteatro e vari templi.

A riconoscimento della sua importanza storica, e per farne conoscere le preziose antichità al pubblico, la cittadina è ora sede del Museo Archeologico Nazionale della Vallecamonica. E’ un museo che ospita i materiali romani recuperati nel corso di varie ricerche e scavi, quasi mai sistematici, effettuati nella valle a partire dalla fine del secolo XVII.

Ma oltre all’allestimento museale, a Cividate è stato anche aperto il Parco Archeologico. La cittadina, che è al centro geografico della Valcamonica, è stata riconosciuta a livello nazionale come un’area di eccezionale interesse naturalistico e etnografico per la conoscenza della storia dell’umanità.

Per valorizzarla in proporzione al suo singolare fascino sono stati condotti studi, scavi, il restauro e la musealizzazione di un’area archeologica che comprende il teatro e l’anfiteatro romano di Cividate Camuno, capitale politica della Valcamonica dell’antico popolo dei Camunni (appartenenti al ceppo ligure celtico) e, a partire dal 16 a.C., dell’impero romano di Augusto, vittorioso sulle popolazioni alpine.

Il Parco è nato dalla collaborazione fra Ministero per i beni e le attività culturali e gli enti territoriali: “molti anni di lavoro — spiegano i responsabili del Parco – e un investimento di circa dieci miliardi di vecchie lire, per un’intesa che ha permesso di riportare alla luce un intero quartiere della città romana e di progettare un percorso di visita che comprende quelli che gli esperti considerano ritrovamenti d’eccezione, il teatro e l’anfiteatro, anche per lo stato di conservazione delle strutture originali”.

La superficie dell’area tanto ricca di antiche testimonianze si estende per 12.000 metri quadrati che non mancano di offrire un percorso didattico concepito come un museo a cielo aperto, con tanto di illuminazione notturna. E per il suggestivo panorama che presenta al pubblico, il Parco è anche sede di numerose manifestazioni culturali. Così, con lo sfondo costituito dai resti che testimoniano la vita pubblica e privata di molti secoli addietro, si svolgono spettacoli di vario genere che costituiscono il ricco programma curato dall’Amministrazione locale.

L’itinerario consigliato ai visitatori, facilitato da appositi pannelli multilingue posti in ogni sentiero, inizia dall’edificio dedicato all’accoglienza del pubblico. Da qui, salendo una scalinata, è possibile osservare la cavea e le murature dell’adito. Quindi si percorre il sentiero sovrastante il condotto idrico, dal quale si vede l’anfiteatro. Salendo, lo sguardo può indugiare sul meraviglioso panorama alpino e sulla cittadina, sotto la quale si celano gli antichi edifici.

La discesa porta ad un ambiente con nicchia, dov’era venerata la divinità protettrice dei gladiatori. E seguendo il sentiero che costeggia il muro esterno dell’anfiteatro si giunge all’interno dell’arena, una struttura ancora ben conservata e ricca di suggestioni singolari, come il passaggio attraversato dagli animali chiamati a combattere.

Mail: info@comune.cividate-camuno.bs.it
Fonte: La Gazzetta Web 03/04/04
Autore: Lidia Tosi
Cronologia: Arch. Romana
Link: http://www.civitascamunorum.com

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