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CERVIGNANO (Ud). Antiquarium San Michele Arcangelo.

Si chiamerà Antiquarium San Michele Arcangelo. Il capoluogo della Bassa avrà il suo museo. Documenti e reperti storici provenienti dal territorio saranno esposti nel cuore di Cervignano. L’obiettivo è valorizzare il patrimonio artistico e storico della cittadina friulana e, al contempo, promuovere il turismo culturale.
«Sarà un piccolo museo – annuncia il sindaco, Gianluigi Savino – formato da due stanze: una al piano terra e l’altra, collegata da una scala, al primo piano. Mercoledì si è riunita la commissione toponomastica e abbiamo individuato il nome dell’edificio, che ora dovrà essere approvato dal consiglio comunale. Si chiamerà Antiquarium San Michele Arcangelo. I lavori stanno per essere ultimati e quanto prima sarà programmata la cerimonia di inaugurazione. Apriremo appena arriverà l’ok da parte della Soprintendenza».
Il sindaco Savino ha firmato una convenzione con la parrocchia per l’utilizzo e l’allestimento delle sale, di proprietà della parrocchia, che si trovano proprio alla base del campanile della chiesa di San Michele (accesso da piazza Marconi).
«All’interno di queste due stanze – conferma il primo cittadino – saranno esposti i reperti archeologici, molti dei quali trovati durante le campagne di scavi effettuate nell’area della chiesa di San Michele. Oltre a valorizzare il nostro patrimonio storico e archeologico, vogliamo incentivare il turismo culturale nella nostra città. Ritengo che la realizzazione dell’Antiquarium possa rappresentare il primo passo di un progetto più ambizioso, di cui ho già discusso assieme al Soprintendente, finalizzato a dare una nuova collocazione al mosaico longobardo, che intendiamo comprendere all’interno di un edificio che sarà costruito vicino all’Antiquarium».
L’amministrazione comunale si farà carico di tutte le spese per l’allestimento, come previsto dalla convenzione. La Soprintendenza ha seguito, fin dall’inizio, l’iter di preparazione e di studio del progetto scientifico riguardante l’Antiquarium, nella consapevolezza dell’importanza che i materiali rivestono per il territorio e per la sua storia.
«La pratica relativa al deposito – spiega la Soprintendenza – deve essere ancora presentata. Stiamo attendendo la richiesta ufficiale per avviare l’iter amministrativo».
L’archeologo Cristiano Tiussi ha inserito, nel suo articolo “Alle porte di Aquileia. Il territorio di Cervignano nell’antichità”, pubblicato, nel 2012, all’interno del volume unico curato dalla Filologica, la carta archeologica di Cervignano. In questa carta sono stati riportati i 34 siti archeologici presenti, con relativa descrizione, e il tracciato della strada.
Sulla base di questo documento è stato possibile l’allestimento dell’Antiquarium. «I reperti esposti – evidenziano le archeologhe Annalisa Giovannini e Giulia Mian – sono particolarmente significativi per Cervignano e per il territorio limitrofo.
Il fulcro di questa esposizione è conosciuto come il Ripostiglio di Muscoli, trovato nel 1902, una delle più interessanti testimonianze protostoriche della regione. La storia del suo ritrovamento è stata ricostruita, per l’occasione, attraverso dati inediti dell’archivio storico del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia. Nel 1902 il Ripostiglio è stato acquistato dal museo aquileiese, tramite l’allora direttore Enrico Maionica, secondo le leggi austriache all’epoca vigenti».

Autore: Elisa Michellut

Fonte: www.messaggeroveneto.it, 25 feb 2017

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