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CAMARINA (RG) – Guida virtuale per fruire dell’archeologia subacquea.

L’archeologia subacquea potrà essere fruita anche senza doversi necessariamente immergersi e per fino sul proprio palmare. Lo si farà attraverso una guida virtuale che il museo di Camarina e la Soprintendenza intendono mettere in campo nell’ambito di un più vasto progetto di valorizzazione del patrimonio archeologico della nostra provincia. Se n’è parlato a Camarina nel corso di un seminario che rientra tra le iniziative della quinta settimana della cultura che ha visto un altro importantissimo momento anche a Modica, a palazzo Grimaldi, con una conferenza-mostra dedicata alle grotte e chiese rupestri.

A Camarina si è invece parlato della fruizione e della tutela del patrimonio archeologico subacqueo e del museo virtuale dell’archeologia subacquea. A moderare i lavori è stata Beatrice Basile, soprintendente di Ragusa mentre ad intervenire sono stati Lorenzo Guzzardi, il direttore del museo, Edoardo Tortorici e Lorenzo Vita, dell’Università di Catania, Sebastiano Tusa della Soprintendenza di Trapani, Gaetano Lino, dirigente del servizio per il coordinamento delle ricerche archeologiche sottomarine della Regione Sicilia. Il seminario è stato arricchito dagli interventi di Vincenzo Bongiovanni, Maurizio Buggea, Giancarlo Germanà e Luigi Messina.

Tortorici ha riferito della situazione dell’archeologia subacquea nella Sicilia Orientale con particolare riferimento ai problemi di tutela e fruizione. Ha parlato di alcune positive esperienze coordinate dall’Università di Catania. Tusa ha fatto il punto sullo stato dell’arte in materia di archeologia subacquea in Sicilia e nei paesi del Mediterraneo, riferendo in particolare dei recenti accordi fra alcuni paesi europei, ed in particolare Italia e Grecia, tendenti a tutelare il patrimonio anche fuori dalle acque extraterritoriali.

Vita, che ha già collaborato con il museo di Camarina per la realizzazione di un cd rom presentato mercoledì mattina alle scuole, ha portato alcuni esempi di informatizzazione relativi al settore dei musei virtuali dell’archeologia subacquea. In particolare ha riferito di alcune esperienze innovative quali quelle che prevedono l’utilizzo del palmare nei percorsi museali.

Il direttore del museo archeologico, Guzzardi, ha, in conclusione, sottolineato l’importanza dell’iniziativa quale confronto tra rappresentanti delle istituzioni preposte alla tutela e fruizione.
Fonte: Redazione
Autore: Nichele Barbagallo (Presstoday – La Sicilia.it)

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