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BRINDISI. I bronzi, un libro che racconta l’avventura.

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Sala gremita e un parterre d’eccezione ieri sera al Museo Archeologico Provinciale “Francesco Ribezzo” per la presentazione del libro “I bronzi di Punta del Serrone” a cura di Angela Marinazzo, sovrintendente al Museo.
Presenti in sala il presidente della Provincia Massimo Ferrarese, l’assessore provinciale alla Cultura Paola Baldassarre, il direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia Isabella Lapi Ballerini, la preside della Facoltà dei Beni Culturali dell’Università del Salento Regina Poso, Antonio De Siena, soprintendente per i Beni Archeologici della Puglia, il direttore di “Archeologia Viva” Piero Pruneti.
Tanti e di spessore gli interventi ad introdurre un libro che si rivela la più completa testimonianza sulla più avvincente campagna di archeologia subacquea eseguita lungo la costa brindisina.
“Questo volume segna l’epilogo di una vicenda che ha visto protagonista la Provincia di Brindisi e il Museo ‘Ribezzo’ – afferma Angela Marinazzo – Una storia iniziata nel 1992 quando il ritrovamento del tutto fortuito da parte di alcuni subacquei brindisini di un piede riferibile a una statua bronzea il località Punta del Serrone, diede il via a una delle più entusiasmanti scoperte archeologiche di questi ultimi decenni. La campagna di scavo portò alla luce settecento frammenti bronzei, opere di alto livello artistico-formale e varie per tipologia. Il libro, corredato di foto e schede tecniche, ripercorre le tappe che hanno portato al recupero dei reperti e alla loro esposizione nel Museo Archeologico Provinciale di Brindisi, dalle problematiche connesse allo scavo del giacimento subacqueo allo studio delle sue dinamiche di formazione, passando attraverso la descrizione degli interventi di restauro curati dall’Istituto Centrale del Restauro e dal Laboratorio di Restauro della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, per concludere con l’inquadramento cronologico e storico-artistico dei principali reperti scultorei, a cura di alcuni docenti dell’Università del Salento”.

Fonte: SenzaColonne.it, 25/05/2011

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