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ALBERESE (Gr). Violato il Tempio di Diana Umbronensis allo Scoglietto.

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Che qualcosa di grave era successo in un sito archeologico della provincia, lo avevamo anticipato ieri. Si tratta della profanazione dell’area sacra a Diana Umbronensis a Scoglietto di Alberese.
Tra  sabato e domenica, sicuramente durante la notte, tombaroli e delinquenti hanno distrutto il pavimento in coccio pesto della c.d. Domus Dianae nell’improbabile ricerca di tesori che non vi sono.
Nel punto in cui era stata ritrovata la statua  della dea, gli archeologi  costernati hanno scoperto che vi è stata scavata una voragine alla ricerca cretina di trovarvi chissà che cosa. Lo hanno scoperto conducendo in visita ai templi delle importanti delegazioni di studiosi del settore.
“All’ignoranza storica, dicono gli archeologi direttori degli scavi, Alessandro Sebastiani, Elena Chirico e Matteo Colombini, si somma quindi un atto vandalico senza precedenti in tre anni di attività archeologica all’interno del Parco Regionale della Maremma”.
etruschi-grpar_ricostrSi tratta di una doppia violazione: quella del sito e quella del Parco nel quale di notte, all’infuori delle guardie, nessuno può accedere. Sembra più difficile che la devastazione possa essere avvenuta durante il giorno, l’area è situata sopra un edificio usato dai guardia parco, dove sostano spesso i loro mezzi.
Adesso i siti archeologici di Scoglietto e Spolverino sono sotto stretta vigilanza da parte delle forze dell’ordine.
Sembra che siano stati i tombaroli, che purtroppo operano ancora alacremente  nella nostra zona, a compiere l’atto orrendo servendosi di picconi e di metaldetector, piuttosto che vandali che si divertono  per una provocazione. Comunque sia, sono dei criminali che hanno nuociuto soprattutto al patrimonio di una provincia, non solo al lavoro portato avanti con passione dagli archeologi.
Ci attendiamo che le istituzioni intervengano in maniera ferma e tempestiva, che condannino l’accaduto. Noi speriamo che tutto ciò possa  servire almeno a richiamare maggiore attenzione e protezione nei confronti di questi siti, dove sono state effettuate le più importanti scoperte archeologiche degli ultimi decenni in Maremma.

Autore: Vittoria Guglielmi

Fonte: www.0564news.it, 24/08/2011

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