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AGRIGENTO. Ritrovato l’antico teatro greco?

“Qui davanti a noi pare sia stato trovato l’antico teatro di Akagras, a ottobre inizia una nuova campagna di scavi nella Valle dei Templi. Nel 2020 potremo festeggiare perché Agrigento ritrova il suo teatro”. Così il premier Matteo Renzi ha parlato ad Agrigento, del possibile ritrovamento del teatro di epoca greco-romana dopo secoli di ricerche. La notizia del probabile ritrovamento l’ha anticipata il Corriere della Sera con un articolo di Giovanni Taglialavoro.
«La conca c’è, il primo gradone della cavea gira perfettamente… tutto sembra iscritto in un ordine urbanistico perfetto» annuncia entusiasta Giuseppe Parello il direttore del Parco archeologico di Agrigento «Ne riparliamo il 10 ottobre quando tutta l’area sarà scavata».
Intanto, per giovedì 15 settembre, l’assessore regionale ai beni culturali Carlo Vermiglio ed il direttore Giuseppe Parello hanno indetto una conferenza stampa; se le aspettative che si sono venute a determinare saranno confermate, la scoperta, avrebbe una portata storica. La scoperta del teatro antico di Akragas è un obiettivo che viene concretamente inseguito da quasi un secolo, anche se già a metà del ‘500 Tommaso Fazello ne ipotizzava la presenza proprio nelle vicinanze della chiesa di San Nicola, dove ora sembra probabile la collocazione.
Tra il 1920 ed il 1930, grazie ai fondi messi a disposizione dal capitano inglese Alexander Hardecastle, l’archeologo Pirro Marconi eseguì una serie di scavi in una conca poco a nord della chiesa di San Nicola, che tuttavia non sortirono alcun risultato e che comunque si fermarono nel 1933 con la morte dell’ex ufficiale britannico.
Più recentemente, su incarico del Parco archeologico, un gruppo di studiosi guidati da Monica Liviadotti del Politecnico di Bari e da Luigi Calio dell’Università di Catania, insieme alle archeologhe Maria Serena Rizzo, Valentina Caminneci e Maria Concetta Parello, hanno catalogato ed analizzato le immagini del sito prodotte negli ultimi decenni. Da alcune “anomalie” rilevate, i ricercatori, hanno individuato la presenza di una struttura semicircolare in un’area vicina alla chiesa di san Nicola. E’ stato così fatto un saggio dal quale sono emersi resti che potrebbero appartenere all’antica cavea. In mancanza di risorse finanziarie, per il momento, sono state sospese le ricerche che riprenderanno, grazie ai finanziamenti di oltre sei milioni di euro stanziati dal Governo Renzi, il 10 ottobre ed allora scopriremo se dopo un secolo finalmente Agrigento rivedrà il suo teatro antico.

Fonte: www.quotidianoarte.it, 13 sett 2016

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