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U.S.A. Dieta variata per gli antichi ominidi. Utilizzata una tecnica di analisi innovativa.

Un gruppo di paleontologi dell’Università dello Utah ha migliorato i metodi in uso per l’esame dei denti fossili ed è riuscito a dimostrare che la dieta delle antichissime specie imparentate con i nostri progenitori era molto varia, suggerendo anche che le popolazioni di questi primi ominidi migrassero per poter sfruttare le opportunità offerte dalle diverse stagioni.
A essere esaminati sono stati i denti fossili di esemplari di Australopithecus robustus (o Paranthropus robustus), risalenti a 1,8 milioni di anni fa, ritrovati a Swartkrans, in Sud Africa.
‘Lo studio di A. robustus – ha detto Thure Cerling, coautore dell’articolo pubblicato sul numero odierno di Science in cui si illustra la ricerca – è importante perché mostra che la variabilità della dieta dell’uomo fa parte della sua ‘famiglia’ da lunghissimo tempo e che proprio grazie a essa gli umani moderni sono riusciti a popolare tutto il globo ricorrerendo ai diversi alimenti presenti in tutto il mondo”.
I ricercatori hanno usato un laser di tipo innovativo, non distruttivo, per rimuovere minuscoli campioni dai denti fossilizzati, per poi determinare nei campioni ottenuti i rapporti fra i diversi isotopi del carbonio. I rapporti fra questi consentono infatti di risalire al tipo di vegetali da cui il carbonio proviene, se si tratta cioè di vegetali C3 (come frutta e foglie) o C4 (tuberi, erbe, semi)
“Questi ominidi traevano evidentemente vantaggio dalle differenze stagionali negli alimenti presenti nella savana” ha osservato Cerling. “Per ora, non possiamo però dire se fossero cacciatori o se consumassero i resti di prede abbandonate da altri animali, ma è probabile che la loro dieta comprendesse anche la carne. Stiamo lavorando per scoprirlo.”

 


Fonte: Le Scienze on line 13/11/2006
Cronologia: Preistoria

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