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STONEHENGE (GB) – Il “re di Stonehenge” era svizzero

La costruzione del cerchio megalitico di Stonehenge nell’Inghilterra meridionale, potrebbe essere stata supervisionata dagli svizzeri o dai tedeschi.
Alcuni archeologi, studiando i resti di un ricco arciere trovato in una tomba vecchia di 4300 anni a cinque chilometri da Stonehenge, avrebbero concluso che l’uomo proveniva dalle regioni alpine, probabilmente dall’attuale Svizzera, Austria o Germania.“Deve essere stato una persona molto importante nella regione di Stonehenge, – commenta l’archeologo Andrew Fitzpatrick – ed è affascinante pensare che uno straniero possa aver avuto un ruolo importante nella costruzione del sito, che avvenne fra 5000 e 3500 anni fa”.
Il cosiddetto “arciere di Amesbury” era sepolto insieme a un centinaio di oggetti, fra i quali orecchini d’oro, coltelli di rame e vasellame. I ricercatori hanno subito affermato che si trattava di uno dei siti più ricchi dell’Età del Bronzo mai scoperti in Europa, nonché della tomba più vecchia fra quelle note in Gran Bretagna. Il personaggio, identificato come un arciere per la presenza di punte di freccia, è stato soprannominato “Re di Stonehenge” per la ricchezza degli oggetti sepolti insieme a lui, compresi alcuni dei più antichi monili d’oro mai trovati in Inghilterra.
A rivelare che l’uomo era nato e cresciuto nelle Alpi sono stati gli esami dello smalto dei suoi denti. “A seconda del luogo dove si vive – spiega lo specialista Tony Trueman della Wessex Archaeology – sui denti si formano diversi rapporti fra gli isotopi dell’ossigeno. La nostra scoperta è una prova importante del fatto che la cultura importata dal continente ha aiutato la Gran Bretagna a uscire dall’Età della Pietra.”
Fonte: Le Scienze 12/02/03
Autore: Redazione
Cronologia: Preistoria

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