Archivi

SIPONTO (Fg): La V campagna di scavo.

Lo scavo, quest’anno giunto alla quinta campagna, è stato più lungo del solito, durato più di un mese, dall’inizio di ottobre sino al 5 novembre. Ad illustrare le scoperte in conferenza stampa la Direttrice dello scavo, la Professoressa di Archeologia Medievale presso l’Ateneo di Bari, Dott.ssa Caterina Laganara assieme a tutta l’equipe di scavo, così composta: Austacio Busto (Coop. CAST Bari), responsabile del cantiere di scavo, Paola Piliego e Daniela Russitti, responsabili del laboratorio, Raffaella Palombella e Giulia Finzi, responsabili della documentazione grafica oltre a studenti dei Corsi di Laurea in Scienze dei Beni Culturali e Scienze e Tecnologie della Diagnostica e la Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bari. Presenti alla manifestazione un folto stuolo di amministratori sia comunali che provinciali, giornalisti e scolaresche del Liceo Scientifico Galilei, del Geometra Euclide e del Nautico di Manfredonia, invitati a partecipare dalla Responsabile della sezione didattica del Museo Archeologico Nazionale di Manfredonia, Dott.ssa Ginevra D’onofrio

“Oggetto dell’indagine una vasta area di terreno (1000 mq.) situata immediatamente all’interno del circuito murario dell’antica Siponto, a ridosso della sede ferroviaria. Lo scavo anno dopo anno sta facendo luce sulle modalità di abbandono del sito di Siponto, che, disabitato intorno alla metà del XIII sec. a causa di un maremoto, fu trasferito da Re Manfredi in un’area più salubre poco più a Nord, dando vita così a Manfredonia” ci dice la prof.ssa Laganara. “Doveva trattarsi di un centro fiorente sino agli ultimi momenti di vita, dato il ritrovamento di ambienti adibiti a scopo sicuramente abitativo (per il rinvenimento in essi di focolari), ed altri a scopo probabilmente produttivo. Le strutture intercettate sono caratterizzate dal massiccio riutilizzo di materiali, dalle testate d’angolo alle soglie alle stesse tegole. Cospicui anche i ritrovamenti di ceramiche, vetri, metalli e monete rinvenuti nel corso dell’indagine archeologica che saranno oggetto in laboratorio di più accurate indagini archeometriche. Tra le ceramiche, le tipiche protomaioliche medievali; da segnalare alcune dipinte usando materiali ricercati come il lapislazzulo ed inoltre ceramiche invetriate tra cui una di derivazione siriaca, denominata “Raqqa ware” che attesta i rapporti tra la Puglia e l’Oriente cristiano. Tra i metalli da evidenziare il ritrovamento nelle passate campagne (unico caso nel sud Italia) di una quadrangula, tipico oggetto votivo che accompagnava il pellegrino nel corso del viaggio per essere abbandonato a scopo apotropaico nei pressi dei luoghi di culto.

Quest’anno poi, grazie al cospicuo finanziamento da parte dell’Ente Provinciale, si provvederà a rendere fruibile tramite un apposito percorso ed adeguata informazione anche la parte dello scavo oggetto delle recenti indagini”.

Visti gli esiti interessanti si spera che anche l’Amministrazione Comunale di Manfredonia voglia riservare un apposito capitolo di spesa agli scavi di Siponto entrando nel novero degli enti finanziatori del progetto (che attualmente sono l’Ente Provincia col Museo del Territorio e l’Università di Bari). Non si capisce perché l’Università degli Studi di Foggia, più vicina territorialmente non sia coinvolta negli scavi, in particolare con il Corso di Laurea in Beni Culturali, in modo da dare maggior risalto scientifico a Siponto oltre che a permettere a tanti studenti del posto di poter scavare “a casa loro”.

Lo scavo si inserisce in una più articolata serie d’interventi ideati dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia per la valorizzazione del sito di Siponto, avviati ed in parte realizzati grazie all’opera meritoria della compianta Marina Mazzei. Valorizzazione che si spera al più presto riguardi anche la vasta necropoli di Capparelli, da tempo sequestrata dall’Autorità Giudiziaria perché diventata una discarica abusiva. Un apposito progetto di recupero della necropoli, ideato dalla Soprintendenza Archeologica della Puglia di concerto con l’Amministrazione Comunale di Manfredonia, giace in attesa di finanziamenti. Quanto si dovrà attendere ancora per far fruire i cittadini ed i turisti di questo enorme patrimonio culturale di cui la città dispone?

Si porta a conoscenza della cittadinanza che il Parco Archeologico di Siponto, oltre all’area attualmente interessata allo scavo medievale, comprende i resti delle mura e di una torre romana, gli ipogei paleocristiani e la Basilica romanica di Santa Maria Maggiore con i resti della chiesa più antica.

Chiunque voglia visitare il parco archeologico si deve rivolgere al centro visite sito in Piazza Santa Maria di Siponto, aperto tutti i giorni escluso il primo e l’ultimo lunedì del mese dalle h 9.00 alle h 13.00, tel. 0884 543428 oppure 0884 541376.

Fonte: Manfredonia.net 09/12/04
Cronologia: Arch. Medievale

Segnala la tua notizia