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ROMA: Il restauro dell’Eracle di Veio.

Dopo il restauro dell’Apollo di Veio, la Federazione Italiana Tabaccai, nell’ambito del progetto “FIT per l’arte e la cultura”, lancia una nuova campagna di restauri per restituire al suo splendore originario l’Eracle di Veio, la statua che, insieme all’Apollo, formava il gruppo scultoreo posto a coronamento dell’antico tempio etrusco.

La Federazione Italiana Tabaccai a sostegno di un nuovo progetto dedicato all’arte: dopo aver dato un nuovo volto all’Apollo di Veio, la FIT si dedica ora al recupero dell’antico splendore della statua di Eracle, il capolavoro etrusco in terracotta policroma della fine del VI sec. a.C., testimonianza, insieme all’Apollo, degli antichi fasti del tempio di Veio.

Le due statue costituivano il gruppo scultoreo decorativo del luogo di culto, una monumentale rappresentazione della lotta tra il dio e l’eroe per il possesso della cerva dalle corna d’oro. Anche in questo caso non sarà solo possibile vedere l’antica scultura una volta portati a termine i lavori, ma seguire tutte le delicate fasi di restauro, osservando in diretta l’attività dell’équipe di esperti. Grazie anche alla collaborazione di Culturalweb – il quotidiano on line del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – collegandosi al sito http://www.eraclediveio.it sarà possibile, infatti, assistere ai lavori di restauro della scultura.

In occasione di questa operazione di recupero, inoltre, il monitoraggio è stato potenziato, tramite l’aggiunta di una seconda web-cam, che permetterà di osservare da diverse angolazioni i lavori effettuati sulla statua. Il tutto si svolgerà in un cantiere appositamente allestito presso il museo romano di Villa Giulia, al riparo di un vetro di protezione che permette agli interessati di “avvicinarsi” alle delicate operazioni di intervento.

Un restauro piuttosto complesso poiché non si tratta di eseguire soltanto un’operazione di semplice pulitura delle superfici, la cui policromia si è affievolita nel tempo per il sovrapporsi di strati di polvere mista a cere e protettivi, ma anche di provvedere al consolidamento statico della statua, sostituendo il vecchio supporto interno, rivelatosi del tutto inadeguato.

L’Eracle con la cerva, a differenza dell’Apollo, è giunto a noi conservato solo parzialmente e alla fine degli anni 50 è stato oggetto di un pesante intervento ricostruttivo che ha interessato il rifacimento delle gambe dell’eroe, del tutto perdute. Queste furono realizzate con materiali fortemente igroscopici che vanno necessariamente rimossi. Per di più la ricostruzione venne resa con proporzioni non corrette. Occorre avanzare una nuova ipotesi integrativa a seguito di un attento studio anatomico della figura comparato con quello dell’Apollo.

È inoltre prevista una sistematica campagna di documentazione della statua con riprese endoscopiche, fotogrammetriche, fotografiche e video-computerizzate oltre ad una campagna di documentazione grafica.

L’intervento di restauro, come quello dell’Apollo, è diretto da Francesca Boitani, Direttore del Museo, ed affidato a Tuccio Sante Guido; le indagini scientifiche a cura di Maurizio Diana saranno approntate dai tecnici specializzati dell’Università La Sapienza di Roma e dal Dipartimento di Diagnostica dell’Enea.

L’intervento di restauro dell’Eracle durerà complessivamente circa un anno, al termine del quale, sarà possibile ammirare nuovamente il gruppo scultoreo.

Fonte: CulturalWeb 25/07/05
Cronologia: Arch. Italica
Link: http://www.eraclediveio.it

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