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ROMA: Archeoparco della Tiburtina.

Il parco archeologico della Tiburtina non è più solo un sogno: ora è un progetto finanziato con 5 milioni dalla giunta capitolina. Serviranno a rimuovere lo scoglio più infido espropriando quella parte del futuro Parco archeologico attualmente frazionata in piccole proprietà, sulle quali sono sorte baracche abusive o condonate. Il resto, i quaranta ettari divisi in proprietà di grandi società immobiliari riunite in un consorzio, sono già a disposizione della collettività in virtù di un accordo stretto con il Comune.

Il cuore dei 60 ettari di Parco archeologico sorgerà nel comprensorio nei pressi di Casal Bruciato, al ributtino, vicino al centro sociale della Cacciarella, un vecchio casale agricolo ormai circondato dai palazzi che sarà completamente ristrutturato. “È un comprensorio — spiega l’assessore all’Urbanistica, Roberto Morassut — con quasi 25 ettari di altissimo valore archeologico. Non siamo riusciti a stringere alcuna forma di contenzione, qui bisogna espropriare e abbiamo messo da parte 5 milioni di euro a questo fine. A quarant’anni dalla definizione dei comprensori del Sistema direzionale orientale, finalmente ne attuiamo una parte, completamente rivista”.

Sul resto delle aree, invece, “stiamo per portare in consiglio comunale una delibera — continua Morassut — che attraverso una convenzione urbanistica ci consente di acquisire l’80% delle aree: 40 ettari di parco tra via Prenestina, la A24 e la Tangenziale, nella zona di Portonaccio e Casal Bertone. Acquisiamo aree edifìcabili per uffici, in cambio diamo ai proprietari, un consorzio di costruttori, un certo indice di cubatura da utilizzare entro il piano particolareggiato già approvato, e dunque coerentemente con piano regolatore”.

Il via libera all’operazione è stato deciso nell’ultima riunione di giunta dal sindaco Walter Veltroni, che ha chiesto agli assessori Marco Causi e Roberto Morassut di finanziare con 5 milioni gli espropri. Associazioni e comitati di quartiere chiedevano da anni al Campidoglio le risorse per realizzare il parco che comprenderà siti di grande valore tra i quali una pregiata villa romana. Il progetto definitivo del Parco sarà realizzato una volta acquisite tutte le aree.

“Sarà una grande operazione di riqualificazione urbanistica — spiega Morassut — a conclusione di lunga campagna di stimolo dei comitati nei confronti della pubblica amministrazione. Un’operazione complicata dall’attuale legislazione che rende l’Italia uno dei pochi paesi in Europa costretti a espropriare a valori di mercato e non di convenienza pubblica”.

Quanto ai tempi, non saranno rapidi. “La convenzione per prime aree del consorzio dei costruttori, pari all’80% del Parco — dice ancora Morassut — andrà all’approvazione del consiglio comunale tra luglio e settembre, e i lavori partiranno la prossima primavera. Per il 20% in cui eserciteremo l’esproprio bisogna avviare le procedure, inizia un percorso certo non brevissimo: per ottenere la disponibilità delle aree ci vuole circa un anno e mezzo da quando parte la procedura”.

Fonte: La Repubblica Roma – 30/06/05
Cronologia: Arch. Romana

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