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POZZUOLO DEL FRIULI (Ud): Progetto di archeologia sperimentale – “Noi agricoltori… neolitici”.

dal 23 marzo al 3 aprile 2004
Collegato ai percorsi di cultura locale si è realizzato il Progetto Archeologia sperimentale: Noi agricoltori…neolitici.

Il progetto ha continuato la significativa esperienza di archeologia che la scuola elementare conduce da anni con il Gruppo di Ricerche Storiche “ Aghe di Poc”, il Museo Friulano di Storia Naturale e l’archeologo Andrea Pessina responsabile degli scavi del sito archeologico neolitico di Sammardenchia. La scuola organizza annualmente, con queste istituzioni, una Giornata di archeologia sperimentale che offre a tutti gli alunni e, dall’anno scorso anche ai genitori la possibilità di operare nei laboratori di pittura rupestre, di ceramica, di restauro, di conio della moneta, di forgiatura del ferro, e di forno per la ceramica.

Due anni fa ha preso avvio una innovativa esperienza culturale che ha trasformato la scuola da fruitrice delle conoscenze presenti nel territorio in produttrice di conoscenze. Infatti l’esperienza di archeologia si è arrichita di un percorso annuale per alcune classi o gruppi di alunni che ricevono, con contratto, l’incarico di creare presentazioni multimediali di argomento archeologico per il locale Centro Visite Storico-Archeologico che accoglie migliaia di scolari ogni anno. Gli alunni del laboratorio di computer hanno prodotto, nel 2001-2002, uno studio sulla ceramica neolitica di Sammardenchia realizzando una storia animata multimediale e, attraverso un particolare software di rendering, la ricostruzione prima virtuale, poi in ceramica, delle tipologie di vasellame del neolitico friulano.

Nell’archeologia sperimentale 2002/2003 l’argomento scelto ha riguardato la coltivazione del farro e dei grani misti in epoca neolitica. Gli alunni hanno ricevuto i semi dall’Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura di Sant’Angelo Lodigiano e sotto la guida dell’archeologo e degli esperti del Gruppo di Ricerche Storiche “Aghe di Poc” hanno sperimentato personalmente le attività di raccolta dei frutti spontanei e di erbe da intrecciare, di costruzione di essenziali strumenti in selce e in legno; hanno dissodato con questi rudimentali mezzi un terreno e realizzato due campi (uno di controllo) per la coltivazione dei grani misti. Hanno curato, seguendo le tecniche dell’epoca, la semina e la cura del campo. A giugno scorso hanno, a scuola conclusa, proceduto alla mietitura. Sono stati realizzati un videodocumento e un DVD interattivo sull’esperienza condotta che ha coinvolto le classi terze (43 alunni), come agricoltori , le classi quinte (14 alunni) nello studio botanico dei semi con la collaborazione del locale Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente, un gruppo di alunni della classi prime della scuola media (14 alunni) nello studio e nella ricostruzione multimediale dell’evoluzione paesaggistica all’epoca neolitica, come conseguenza della nascita dell’agricoltura.

Nel presente anno scolastico il percorso sperimentale ha previsto da un lato il completamento dell’esperienza precendente con le classi quarte e la ripetizione modificata, in senso evolutivo, della precedente da parte delle classi terze. In ottobre, in tre giorni diversi, gli alunni delle classi terze, sotto la supervisione dell’esperto Alfio Nazzi, hanno provveduto ad individuare il sito, lo hanno dissodato, ripulito da erbacce e pietre, tracciato i solchi utilizzando zappe e zappette ricostruite in legno con lame costituite da selce scheggiata. Infine hanno proceduto alla semina, lungo i solchi, del farro, pervenuto anche quest’anno dall’Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura di Sant’Angelo Lodigiano. L’applicazione diretta ha destato negli alunni notevole interesse. Le classi quarte, riprendendo l’esperienza precedente conclusasi con la mietitura, hanno proceduto alla trebbiatura, sgranatura, battitura e macina dei semi con strumenti idonei secondo il modello neolitico; hanno, inolttre, bruciato le stoppie ed incenerito il campo. Successivamente con l’assistenza degli esperti (Alfio Nazzi e Carlo Fiappo) hanno impastato la farina e preparato delle piadine e infine hanno costruito un forno a terra con pietre e lastre di arenaria, hanno acceso il forno utilizzando vari materiali come combustibile e hanno proceduto alla cottura del pane. Gli argomenti trattati e le esperiuenze vissute sono stati ripresi in classe e documentati con testi scritti, disegni e filmati.

Gli alunni hanno partecipato con interesse ed entusiasmo alle attività sia di tipo pratico che documentativo.

Tutte queste esperienze vengono presentate alla “XIV Edizione delle Giornate di Diffusione della Cultura Scientifica e Tecnologica” all’Università degli Studi di Udine, dal 23 marzo al 3 aprile 2004 (Aula Magna di Piazzale Kolbe) (orario 8-13 e 15-19) in una mostra di archeologia sperimentale.

Autore: Gaetano Vinciguerra
Cronologia: Preistoria

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