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PISA – Porto urbano

La situazione degli scavi presso la stazione ferroviaria di S. Rossore, a circa due chilometri da piazza dei Miracoli, cambia a distanza di pochi mesi: nel mese di luglio il numero delle imbarcazioni rinvenute è salito a tredici, con un arco cronologico che va dal IV secolo a.C. al IV d.C., ma forse il loro numero salirà presto a sedici. È questa l’area più interna della laguna di Pisa, dove quasi sicuramente vi era un importante porto romano, a cui arrivavano le navi che dopo aver navigato nel Tirreno risalivano il Tevere. Si tratta di navi-merci considerato il carico di anfore che è stato rinvenuto nei pressi, ma anche di una nave da guerra, più corta e con la prua allungata. Le navi sembrano intatte anche negli strumenti, suppellettili, merce trasportata (sono stati rinvenuti torsoli di frutti, olive, tracce di vino e terra o sabbia tipiche di Napoli). A seguito di questo ritrovamento si sta allestendo negli Arsenali Medicei un cantiere-museo per permettere ai cittadini e agli appassionati di seguire le varie fasi del restauro: un restauro lungo e difficile a causa della deperibilità del legno a contatto con l’atmosfera. Sono stati individuati anche una palizzata frangiflutti e un molo realizzato con grandi blocchi in opera a secco. Una scoperta straordinaria è inoltre rappresentata da una concentrazione altissima di materiale, costituita da circa 200 anfore greco-italiche di tipologie diverse, anfore puniche e massaliote, ceramiche a vernice nera, tre vasi punici, un frammento di fibula in oro: forse un carico unitario caduto in seguito a un naufragio, come farebbe supporre la presenza di ossa umane frammiste alle anfore.
Fonte: Redazione
Cronologia: Arch. Romana

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