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PIETRAROJA (BN): Quasi pronto il Museo Geopaleontologico.

I vertici della Provincia di Benevento preferiscono non sbilanciarsi con le date, ma ormai è quasi certo: entro l’estate sarà inaugurato il Museo del Parco geopaleontologico di Pietraroja, e ”Ciro”, cioè il fossile del cucciolo di dinosauro “Scipionyx Samniticus”, ritrovato a Pietraroja verso la fine degli anni ’70, e attualmente ospite dell’Università di Napoli, potrà finalmente tornare a casa.

I lavori edili, infatti, stanno per essere completati, mentre per gli allestimenti si è in avanzata fase di progettazione e tra poco si passerà alla realizzazione. Il 2004 dovrebbe dunque rivelarsi per Pietraroja l’anno della svolta. Oltre due secoli dopo la scoperta di Scipione Breislak, il geologo che nel 1798, per primo, studiò le rocce della cittadina sannita, aprirà al pubblico un “contenitore” degno dell’importanza dei reperti e delle attese del pubblico, come prevede il protocollo d’intesa siglato dai vertici di Provincia, Comune di Pietraroja e Soprintendenza archeologica.

La Provincia sta spendendo per questo progetto ingenti risorse, anche contando su co-finanziamento regionale. Circa 290.000 euro sono stati utilizzati per ristrutturare il piano terra di un edificio a ridosso dell’area scoperta da Breislak; altri 400.000 euro si stanno spendendo per gli allestimenti del Museo; 500.000 euro verranno impiegati per il completamento della ristrutturazione del primo piano dell’edificio e le aree esterne. L’impegno della Provincia per Pietraroja parte almeno dal 19 aprile 2000, giorno che segnò l’apertura, presso la Rocca dei Rettori, della Mostra dei suoi reperti fossili denominata appunto “Un dinosauro a Pietraroja”. Fu quella prima volta che il pubblico ammirò lo “Scipionyx Samniticus”, giunto fino a noi dal periodo del Basso Cretaceo, cioè da ben 110 milioni di fa. Se fosse vissuto fino alla maggiore età, il cucciolo avrebbe raggiunto i 2 metri di lunghezza, per un peso di soli 15 – 20 chili.

Il fossile fu affidato alla Soprintendenza Archeologica di Avellino, Benevento e Salerno; nonostante, il grandissimo valore scientifico del reperto non fu possibile per anni esporre al pubblico la pietra che racchiude lo “Scipionyx”, perché a Pietraroja non v’erano locali adatti, e anche nel capoluogo, a causa del protrarsi di lavori di restauro, molti edifici che avrebbero potuto ospitare il fossile erano rimasti a lungo inagibili. Occorreva poi creare attorno al fossile un “polo culturale e scientifico” capace di offrire ai visitatori risposte qualificate sul mondo della preistoria. L’esposizione alla Rocca fu resa possibile per decisione di un pool di lavoro, presieduto dal presidente Carmine Nardone e composto dalla Soprintendente Giuliana Tocco Sciarelli; da Nicola Vito Torillo, sindaco di Pietraroja; da Tullio Pescatore e Filippo Bencardino, docenti dell’Università del Sannio; da Elio Galasso, direttore del Museo del Sannio; da Angelo Fuschini, responsabile del Settore Infrastrutture della Provincia; dagli scienziati dell’Università Federico II Silvana Filosa e Filippo Barattolo.

La mostra, rimasta aperta sino al maggio 2003, aveva lo scopo di preparare il terreno per far tornare a casa “Ciro”, creando a Pietraroja le strutture adatte. Ora quel tempo sembra effettivamente giunto: sarà ancora Paco Lanciano il curatore dell’esposizione “didattico-scientifico”.

Fonte: Il Mattino
Cronologia: Protostoria

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