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PELLA (Grecia): Scavi ad Archontiko svelano nuovi guerrieri dorati.

L’oro degli antichi macedoni brilla ancora sulle uniformi dei soldati, riportati alla luce da uno scavo nell’antica necropoli di Archontiko, a Pella.
Aristocratici macedoni armati di tutto punto, donne adorne di raffinata gioielleria, idoli e vasi d’argilla di eccezionale bellezza, sono rimasti nascosti per secoli in 141 fosse rettangolari, che sono state scoperte recentemente presso un antico insediamento.

Nelle loro tombe, gli ufficiali macedoni indossavano l’armatura e – nel periodo tardo Classico e primo Ellenistico – erano equipaggiati per il viaggio dopo la morte con monete, utensili di rame creati dai fabbri locali, e rari contenitori per incenso o oli profumati con la guerra dei giganti dipinti in rilievo.

Non si tratta delle prime scoperte di uniformi decorate d’oro ad Archontiko. Gli archeologi Pavlos e Anastassia Chrystostomou del 17° Eforato di Antichità Preistoriche e Classiche hanno trovato il primo guerriero con armatura completa quattro anni or sono mentre scavavano un cimitero.
Il contenuto delle ultime 141 tombe scoperte è stato reso noto di recente ad una conferenza archeologica all’Eforato.

La tipica tomba di Archontiko conteneva maschere d’oro, pettorine d’oro, indumenti e scarpe adorni di fasce d’oro, elmetti, scudi, spade, lance e pugnali, abbelliti di strisce o rosette d’oro. Sono il 2% dei 20 ettari di cimitero è stato scavato sino ad ora, ed il raccolto è già stato ricco.
Le dozzine di scoperte aiutano a delineare l’immagine dell’organizzazione socioeconomica, dei rituali funerari, dell’alto stile di vita, delle origini aristocratiche e dei ruoli da guida delle famiglie in uno dei centri urbani più significativi dell’antica Macedonia, dai tempi preistorici fino alla fine del V secolo a.C.

Come spiega la coppia di ricercatori, l’antico insediamento costruito nel mezzo della piana di Bottaia, presso l’antica rotta che collega Est ed Ovest – in seguito chiamata Via Egnatia – fu uno dei centri urbani più importanti prima della fondazione della capitale di Pella.
Ciò è confermato dalle 541 tombe databili all’Età del Ferro, attraverso il periodo Classico e fino alla prima era Ellenistica (VII secolo a.C.- 280 a.C.). Le indagini di quest’anno di un gruppo familiare (nel senso ampio di clan) ha prodotto ricche scoperte, importanti come quelle degli anni precedenti. Grande quantità di ornamenti funerari è stata trovata nelle 25 tombe maschili e 17 femminili databili all’era Arcaica (prima metà del VI secolo a.C., fino all’inizio del V secolo a.C.).

Gli uomini erano, fondamentalmente, in piena armatura, con elmetti rifiniti con strisce d’oro incise, spade d’acciaio con oro sui manici, lance e pugnali. Le lamine d’oro con ornamenti cesellati su essi adornano le pettorine di cuoio, gli indumenti, le calzature e le coperture per le mani dei guerrieri. Oltre alla gioielleria d’oro e argento, numerosi altri oggetti, come vasi di bronzo e creta, idoli di argilla, oggetti di metallo, arredi e altri utensili, accompagnavano spesso i seppellimenti maschili.
Questi oggetti offrono la prima impressione di un guerriero, mentre le altre offerte funerarie rivelano il prestigio sociale e personale del defunto, due secoli prima del regno di Filippo II e di Alessandro III.
Le donne erano avvolte in gioielleria che rivela il loro elevato status sociale. Gli ornamenti funerari (vasi di argilla e metallo, più raramente vetro e strumenti metallici) sono legati alle abitudini funerarie del viaggio verso l’Ade.

Oggetti impressionanti, tra le scoperte di quest’anno, sono le ampie fibbie d’argento con teste a forma di disco adorne con rosette ed una catena di 85 centimetri, decorata in uno stile che preconizza quelli di Efeso, Rodi, ed Eleuterna a Creta.
La collana si trovava attorno al petto, a cui era assicurata da pinzette sull’abito. Reca teste di serpente d’orate, leoni seduti e le teste della divinità femminile Potnia di Thera.
Gli ornamenti funerari nelle tombe femminili sembrano provenire dalla Macedonia da luoghi distanti. Tra essi si trovano idoli di ceramica, probabilmente manifatture di Rodi, e vasi d’argilla da Kerameikos ad Atene e manifatture Ioniche e Corinte.

Fonte: Newsletter Archeologica – newsarcheo@yahoo.it http://www.ekathimerini.com/ – 23/02/05
Autore: Eleonora Carta
Cronologia: Arch. Greca

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