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PAKISTAN: Dentisti di 9000 anni fa.

Vivevano in un villaggio ai piedi dell’Hindukush, nel sito dell’attuale Pakistan chiamato Mehgarh, i primi dentisti della storia. La documentazione della loro attivita’ risale a 9.000 anni fa e il loro villaggio era popolato soprattutto da pastori e agricoltori, ma anche da abili artigiani, esperti nella lavorazione di selce, cotone e perline in osso, conchiglia e turchese.  

Avevano probabilmente un ruolo sociale importante e la loro attivita’ era forse retribuita attingendo alle riserve di cibo conservate nei magazzini. E’ solo l’inizio di quanto hanno permesso di ricostruire i primi denti che mostrano segni di trapanazione, scoperti dal gruppo coordinato dall’Universita’ di Roma La Sapienza e descritti questa settimana su Nature.  

I denti che mostrano i segni delle cure dentistiche piu’ antiche mai scoperte sono 11 e sono tutti molari. Appartengono a 9 adulti (2 uomini, 4 donne, per gli altri non si e’ potuto determinare il sesso) e ”i fori presenti in essi sono stati provocati chiaramente da uno strumento”, ha osservato Alfredo Coppa, del dipartimento di Biologia animale e dell’uomo de La Sapienza. Alla ricerca hanno partecipato l’antropologo Luca Bondioli, del Museo Nazionale Preistorico Etnografico ”Pigorini” di Roma, Andrea Cucina, che adesso lavora nell’universita’ dello Yucatan, Massimo Rossi, dell’universita’ di Bologna e dell’Istituto centrale per il restauro, Roberto Macchiarelli, ora nel’universita’ di Poitiers.  

Allo studio hanno partecipato inoltre il Musee National des Arts Asitiques Guimet di Parigi e l’universita’ del Kansas.  

Sono circa 4.800 i denti trovati nel sito e per concessione del Governo del Pakistan si trovano adesso in Italia, nel Museo Pigorini, dove proseguira’ lo studio. Tutti i denti, compresi gli 11 curati, risalgono ad un periodo molto lungo, almeno 1.500 anni, che corrisponde alla storia del villaggio, compresa fra il 7000 e il 5500 avanti Cristo.  

Sul pavimento di un’abitazione, in una sola stanza, erano sparse delle piccole punte in selce, sottilissime e lunghe pochi millimetri. Confronti etnografici, analisi al microscopio e simulazioni hanno permesso di ricostruire che si trattava di punte di trapano: le punte erano fissate su un bastoncino di legno lungo circa 15 centimetri. La punta si posizionava sul dente da curare e quindi il dentista faceva ruotare il trapano con l’aiuto di un archetto, alla velocita’ di circa 20 giri al secondo, e nell’arco di un minuto era completato il foro, dal diametro di poco piu’ di un millimetro.  

Il trapano ricorda molto da vicino gli strumenti utilizzati da alcune popolazioni per praticare i fori nelle perline. Un’osservazione che suggerisce come questa tecnica artigianale sia stata trasferita, dagli uomini del Neolitico, in un ambito completamente diverso, come la cura della salute. Quella popolazione aveva ”inventato una terapia”, ha osservato Bondioli: un fatto che la dice lunga sulla ”complessita’ dei nostri antenati”.    


Fonte: ANSA 05/04/2006
Cronologia: Preistoria

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