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Marisa de’ SPAGNOLIS, Dieci anni a Pompei e nella Valle del Sarno. Esperienze ed emozioni di un’archeologa.

Dieci anni a Pompei e nella Valle del Sarno. Esperienze ed emozioni di un’archeologa, scritto dalla Dottoressa Marisa de’ Spagnolis, attualmente Archeologa Direttrice Coordinatrice presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, è un diario di dieci anni di vita, fra il 1987 ed il 1997, nel quale ella rivive un periodo irripetibile della sua esistenza, in cui i sentimenti, la sensibilità, l’amore per l’antico della donna, convivono con il gusto della ricerca e dello scavo, l’emozione della scoperta, la professionalità dell’Archeologa.
Recatasi, dopo l’esperienza romana, in un nuovo territorio, la Valle del Sarno, la studiosa ci racconta l’incontro con i nuovi colleghi ed i rapporti umani che si creano man mano; ci coinvolge  nella vita, nei giochi, nelle attività che si svolgono nel viale presso l’abitazione di Pompei, dove ora  risiede; ci rivela come ha dovuto contrastare il disinteresse se non addirittura l’ostilità di qualcuno, di contro al sostegno da parte di molti, appassionati di antichità; ci rende partecipi della gioia di un ritrovamento insperato e della malinconia di una madre di fronte alle tombe dei bambini, anche se oramai scomparsi da millenni; ci palesa gli antichi abitanti di quelle ville, ritrovando sotto i lapilli del vulcano e la polvere dei secoli,  nomi illustri e non, di famiglie o di singoli individui, i Decii, i Lucretii Valentes, i Numisii, Quinto Lutatio Varo, l’ebrea Mirina, il calzolaio Artemas; ci descrive i poveri resti di animali rimasti legati nelle fattorie senza poter sfuggire alla potenza del vulcano. 
Intenso, in particolare, il suo rapporto con le case, i viali, le strade dell’antica Pompei, specialmente all’alba o al tramonto, prima e dopo che sciami di vocianti turisti ne turbassero il silenzio,  quando immersa nella solitudine e nella  atmosfera irreale e magica del luogo, ella poteva immaginare di vederla rivivere come duemila anni prima. Sempre presente ed incombente l’eminenza grigia del luogo, quel Vesuvio dalla sagoma inconfondibile  che, nella tremenda eruzione dell’estate del 79 dopo Cristo, ricoprì con lapilli e ceneri tutto il territorio circostante, uccidendo migliaia di persone e cristallizzando la vita dei locali centri abitati a quel fatidico 24 agosto.
Non manca poi un tocco di mondanità quando vengono rievocati gli incontri con personaggi famosi, come il presidente Bill Clinton e sua moglie Hilary, o con artisti quali  Nureyev , Carreras, Maazel, Bernstein, Zeffirelli.
Leggere  Dieci  anni  a Pompei  e  nella  Valle del  Sarno.  è come  aprire  e  sfogliare un raffinato e  prezioso album di fotografie e lasciarsi prendere per mano dall’autrice, capace di farci condividere l’onda del ricordo, della nostalgia, del rimpianto per un periodo della vita ormai trascorso che non potrà più tornare; la soddisfazione di essere riuscita a salvare dalla distruzione e dall’oblio decine e decine di siti e reperti archeologici; l’orgoglio e la consapevolezza di aver riportato alla luce ed alla conoscenza degli abitanti di quegli stessi luoghi (che hanno così potuto ritrovare parte delle loro radici), ma anche dei tanti visitatori, una parte importante di un passato remoto, che  tuttavia, per chi lo sa leggere, può costituire un valido insegnamento per il nostro presente e per il futuro che ci attende.

Info:
Editoriale Franco Alfano, Nocera Inferiore 2006,128 pagine, Euro 20,00.                                                                                                
 
 
 

 


Autore: Luana Monte

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