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INDONESIA – Giacarta: Chi ha rotto l’ hobbit ?

Il bacino dell’ominide è stato fratturato, forse durante il trasporto a Giacarta.

È sorta una nuova controversia a proposito del misterioso Homo floresiensis, ribattezzato “hobbit”: gli scienziati stanno discutendo su chi abbia rotto le ossa del minuscolo esemplare di una specie di essere umano trovato l’anno scorso sull’isola indonesiana di Flores.

Lo scorso mese, le ossa vecchie di 18.000 anni sono tornate alla loro dimora ufficiale, il Centro per l’Archeologia di Giacarta, dopo un prestito al più celebre paleoantropologo indonesiano, Teuku Jacob dell’Università Gadjah Mada di Yogyakarta. L’archeologo Michael Morwood dell’Università del New England in Australia, leader del team che ha scoperto le ossa, afferma che la parte sinistra del bacino – da lui considerato una delle caratteristiche più distintive dell’ominide – è stata “fracassata”, forse durante il trasporto. Il ricercatore ha anche notato che gli stampi apparentemente effettuati su alcune ossa hanno causato rotture e perdita di dettagli anatomici alla base craniale del teschio e della mascella. Inoltre Morwood sostiene che una seconda mascella, ancora non descritta in alcuna pubblicazione, “si è rotta a metà durante il processo di stampo ed è stata incollata malamente, non allineata e con una perdita ossea significativa”.

Jacob insiste che le ossa erano intatte quando hanno lasciato il suo laboratorio, e che ogni danno deve essersi verificato mentre non erano più sotto la sua cura. “Abbiamo fotografie, scattate l’ultimo giorno, – ha dichiarato alla rivista “Science” – nelle quali le ossa non sono danneggiate”. Jacob, il cui laboratorio sarebbe l’unico in Indonesia attrezzato per analisi paleoantropologiche, spiega che i suoi ricercatori hanno effettuato uno stampo e un calco dello scheletro, ma che è “impossibile” che questo processo abbia danneggiato le ossa.

“Ovunque si sia verificato il danno al bacino, – commenta il paleoantropologo Peter Brown, collega di Morwood – il punto più importante è che il reperto era troppo fragile per essere spostato in primo luogo. Non avrebbe mai dovuto lasciare Giacarta”.

Fonte: Le Scienze on line 04/04/05
Cronologia: Preistoria

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