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ILLASI (Vr). Necropoli, la Regione ci crede.

Visita lampo e a sorpresa di Angelo Tabaro, segretario regionale alla cultura e coordinatore delle attività regionali che riguardano i beni culturali e gli spettacoli, all’associazione Cellarius, nata per la difesa e la promozione della necropoli di Arano e più in generale per la valorizzazione del territorio della frazione Cellore.
Accompagnato dall’assessore regionale Stefano Valdegamberi, con il quale aveva in programma un incontro in città, il dirigente ha voluto conoscere direttamente la realtà legata alle recenti scoperte archeologiche sull’area di una lottizzazione e si è soffermato sulle diverse possibilità di finanziamento per progetti di studio e valorizzazione.
«Credo sia molto interessante quello che ho visto e mi aspetto altri sviluppi dallo studio del sistema territoriale che ha portato a questo insediamento e alla fondazione della necropoli», è stato il suo commento alla fine della visita. Attorno al tavolo sedevano con Valdegamberi anche il consigliere provinciale Mario Zampederi, l’archeologa Laura Longo, Mariano Dal Forno, presidente di Cellarius e diversi membri del direttivo dell’associazione.
«È l’unica necropoli dell’età del Bronzo antico che si conosca nel Nord Italia», esordisce Longo, «e per di più al di sotto conserva una struttura megalitica dell’età del Rame. Siamo di fronte a un territorio tutto da scoprire dal punto di vista archeologico e vale la pena muoversi per attingere a quelle risorse che permettano la valorizzazione dell’area.
Una prima ipotesi che Tabaro si è sentito di suggerire è stata quella di avanzare come associazione e con il sostegno di un’università che si impegni nella ricerca, la domanda per la delimitazione dell’area di interesse archeologico. Il perimetro dovrebbe uscire da sondaggi e carotaggi che permettano la definizione della superficie e il suo interesse.

«Potreste anche avanzare una domanda collegata ai finanziamenti per la valorizzazione dell’identità veneta, che affronti uno studio storiografico e archivistico dei reperti», ha aggiunto Tabaro.
Più difficile, anche se non impossibile, il collegamento con le risorse europee che chiedono progetti di partenariato con altri paesi dell’Unione. Sarebbero possibili collegamenti anche con l’area della Comunità montana della Lessinia e il Parco, zone nelle quali sicuramente gli antichi abitanti del villaggio di Arano hanno avuto modo di muoversi e infine ideare e finanziare progetti pilota in Val d’Illasi, da estendere poi a tutta la provincia, per attività di sensibilizzazione nelle scuole.

«Valutate tutti i possibili interventi in collaborazione con la Soprintendenza ai beni archeologici e le altre istituzioni nazionali e internazionali interessate. Garantisco che la Regione sostiene questi propositi e ha strumenti legislativi adeguati per aiutare ad avviare questi progetti», ha concluso Tabaro.
«Far conoscere il territorio e la vitalità dell’associazione Cellarius che si è distinta da subito nella difesa del proprio territorio e delle proprie radici era un impegno che mi ero assunto pubblicamente», ha ricordato l’assessore Valdegamberi, «e che ho voluto mantenere aiutato dalla disponibilità del dirigente regionale».

 


Fonte: L Arena 09/01/2008
Cronologia: Preistoria

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