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GERUSALEMME (Israele). Duemila anni fa qualcuno ha perso una moneta in un tombino.

Una rarissima moneta d’argento, del tipo usato nell’antichita’ per pagare la tassa pro-capite di mezzo shekel (siclo), e’ stata scoperta in uno scavo archeologico condotto nelle Mura intorno al Parco Nazionale di Gerusalemme, vicino alla Citta’ di David, in quello che era il principale canale di scolo di Gerusalemme durante il periodo del Secondo Tempio.

E le circostanze del ritrovamento, lo rendono eccezionale, anche per il reperto rinvenuto. Ma andiamo con ordine.

Lo shekel che e’ stato trovato negli scavi pesa 13 grammi, raffigura sul diritto la testa di Melqart, il dio principale della citta’ di Tiro (equivalente al dio semitico Baal), e sul rovescio un’aquila sulla prua di una nave. La moneta fu coniata nell’anno 22 dell’era cristiana!

Un’antichissima tradizione ebraica dice che “prima di leggere il Rotolo di Ester, tutti gli ebrei devoti offrono una somma in denaro “in ricordo del mezzo shekel” che veniva pagato da tutte le famiglie nell’antichita’ per il mantenimento del Tempio di Gerusalemme. Oggi, questa somma viene cambiata in valuta locale e donata ai bisognosi. 

L’origine del comandamento di pagare la tassa di mezzo shekel al Tempio si trova nella lettura settimanale biblica “Ki Tisa”, nel libro dell’ Esodo (30:12-16): “Quando per il censimento farai la rassegna dei figli d’Israele, ciascuno di essi paghera’ al Signore il riscatto della sua vita, paghera’ un mezzo siclo, computato secondo il siclo del santuario. Il ricco non dara’ di piu’ e il povero non dara’ di meno. Prenderai il denaro di questo riscatto ricevuto dai figli d’Israele e lo impiegherai per il servizio della Tenda del convegno. Esso sara’ per i figli d’Israele come un memoriale davanti  al Signore per il riscatto delle vostre vite“.

Per capire l’eccezionalità del ritrovamento bisogna sapere che nonostante l’importanza della tassa di mezzo shekel per l’economia di Gerusalemme nel periodo del Secondo Tempio, solo altri sette shekel e mezzi shekel di Tiro erano stati finora rinvenuti negli scavi a Gerusalemme.

Gli scavi, diretti da Eli Shukron dell’Israel Antiquities Authority e dal professor Ronny Reich dell’Universita’ di Haifa, vengono effettuati su incarico dell’Israel Antiquities Authority,  della Nature and Parks Authority e della Ir David Foundation.

Spiega l’archeologo Eli Shukron all’agenzia adnkronos: “Proprio come oggi, quando le monete a volte ci cadono dalle tasche e rotolano nei tombini delle fognature ai lati delle strade, cosi’ quasi duemila anni fa, un uomo era diretto al Tempio e la moneta che intendeva usare per pagare la tassa di mezzo shekel ando’ a finire nel canale di scolo“. 

Al tempo della costruzione del Tempio, ad ogni ebreo era comandato di fare una donazione obbligatoria di mezzo shekel. Questa modesta somma permetteva a tutti gli ebrei, di ogni livello economico, di partecipare alla costruzione del Tempio.

Dopo il completamento della costruzione, continuarono a raccogliere la tassa da tutti gli ebrei allo scopo di fare acquisti per i sacrifici pubblici e per altre necessita’ del Tempio.

La raccolta cominciava tutti gli anni il primo giorno del mese di Adar, quando avveniva la “proclamazione degli shekel”, e finiva il primo giorno del mese di Nissan, inizio del nuovo anno fiscale per il Tempio, quando venivano rinnovati gli acquisti per i sacrifici pubblici.


Fonte: Blogsfere Adnkronos 31/03/2008
Autore: Gordon Francis
Cronologia: Protostoria

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