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FOSSO NEOLITICO A SAMMARDENCHIA (Pozzuolo del Friuli (UD)

La nuova campagna di scavi archeologici nella località Cueis di Sammardenchia, nel Comune di Pozzuolo del Friuli, sta riportando alla luce un fossato, individuato durante gli scavi dello scorso anno, che sembra prolungarsi per c. 60 metri: probabilmente delimitava il villaggio dell’epoca neolitica, percorrendone il perimetro, alla profondità di circa un metro, e probabilmente era difeso da un recinto palificato. Finora sono stati rinvenuti moltissimi reperti in selce, frammenti ceramici ed alcuni vasi in buono stato di conservazione. Si tratta di materiali simili a quelli individuati, grazie alle precedenti campagne di scavo, nei piccoli e numerosissimi silos sotterranei (ce ne sarebbero diverse migliaia), inizialmente usati per contenere granaglie e poi utilizzati come piccole discariche. I materiali confermano che Sammardenchia 7 mila anni fa si trovava al centro di un crocevia di traffici: i frammenti di suppellettili rinvenuti testimoniano frequenti contatti sia con l’area padana che con quella orientale.
Emblematica la scoperta, durante la recente campagna di scavo, di un tipo particolare di cereale (le piante usate nell’alimentazione dei progenitori neolitici si indagano lavando accuratamente le ceneri dei focolari) non più presente in Europa ma diffuso ancor oggi in Ucraina.
Fonte: Il Messaggero Veneto
Autore: Paola Beltrame
Cronologia: Preistoria

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