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EGITTO: Ramesse I torna a Luxor dopo mille ani.

Cerimonie regali accolgono anche la mummia di Amosis i tutti i piu’ alti onori, con una banda che intonava marce militari ed il sindaco in testa, insieme con l’ archeologo piu’ famoso d’Egitto, responsabile di tutte le antichita’ del paese, Zahi Hawass, a ricevere, a 1030 anni dalla sua scomparsa, la mummia di Ramesse Primo, tornata a casa a Luxor.

All’antica Tebe, provenendo dal Cairo, non e’ arrivata da sola. A farle compagnia c’era anche quella di Amosis I, che per tutto questo tempo aveva dormito nel Museo Egizio.

Era il 1873 quando la mummia di Ramesse primo – nonno del piu’ conosciuto Ramesse II e fondatore della XIX dinastia – fu trovata nella ‘cachette’ di Deir El Bahari (uno dei due nascondigli denominati con il termine francese, in cui le mummie erano state raccolte per evitarne la spoliazione; l’altra fu ricavata nella tomba di Amenhotep II).

I tombaroli di quel periodo erano ben conosciuti, e responsabile di quella profanazione – si sa – fu la famiglia di Abdel Rasul che vendette la mummia ad un commerciante del Cairo, Mustafa Agha, che a sua volta la smercio’ a stranieri.

”Colleghi del Museo Michael C. Carlos dell’ Emory University, di Atlanta mesi fa mi segnalarono che avevano comperato per 2 milioni di dollari una mummia reale – racconta Hawass all’Ansa – e che avevano accertato al 90 per cento trattarsi di quella di Ramesse primo. Mi precipitai li’ e li convinsi a fare questo regalo all’Egitto, che decisero con entusiasmo”.

Era ottobre e fu allora che, ben impacchettata nei suoi lini originali, la mummia fu portata al Cairo. Qui fu sottoposta a controlli e fu studiata per confermarne la probabile identita’. ”Per dimostrare che fin dall’ antichita’ l’ Egitto era si’ guerriero, ma sapeva anche fare la pace – spiega Hawass – abbiamo deciso di realizzare un ampliamento del Museo di Luxor dedicato agli eserciti del periodo d’oro, dove stiamo raccogliendo tutti i reperti piu’ importanti e sistemeremo tanto Ramesse I, che fu il secondo comandante dell’esercito egiziano, quanto Amosis I, il faraone che fermo’ l’avanzata degli Hyksos, ricacciandoli fuori dall’ Egitto”.

Accanto alle due mummie, perfettamente conservate ed esposte per adesso in una sala speciale del museo, in attesa dell’ inaugurazione del nuovo settore – ”ci sara’ una grande cerimonia il 25 aprile, in occasione dell’ anniversario della liberazione del Sinai”, annuncia il capoarcheologo – saranno presentate due ”bellissime” statue di Thuthmosi I e di Ramesse III, l’ ultimo guerriero egiziano.

”Questa seconda statua era in trenta pezzi e l’ abbiamo rimessa insieme e restaurata al Cairo. Esporremo anche 20 nuovi reperti di Tutankhamon e blocchi del tempio di Ekhnaton, con iscrizioni sulla vita di Ekhnaton (Amenofi IV), provenienti da Karnak”. Per rendere piu’ suggestiva la cerimonia del ritorno a Tebe delle due mummie, dalla riva est del Nilo, dove erano arrivate in aereo, sono state trasportate su quella ovest, che custodisce la necropoli piu’ famosa del mondo, in barca.

”Era necessaria una cerimonia regale per Ramesse I – conclude Hawass con enfasi – che oltre ad essere un grande guerriero fu anche il progettista della grande sala ipostila di Karnak”, portata poi a termine dal figlio (Seti primo) e dal nipote Ramesse II.

a cura della Redazione CulturalWeb
Fonte: CulturalWeb 11/03/04
Autore: redazione
Cronologia: Egittologia

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