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ASTI: Importanti ritrovamenti di epoca romana in corso Torino e vicino al Casello Autostradale Asti – Est.

Sono iniziati un mese fa i lavori per dare un nuovo assetto a corso Torino, ed ecco che è riaffiorata la strada che duemila anni fa usciva dalla città verso nord, dalla “porta” della Torre Rossa verso Industria, l’ insediamento romano vicino a Chivasso. Al centro del corso si sta posando una grande fognatura, collegata al Rio Crosio. Gli scavi scendono a quasi due metri di profondità e – come sempre in questi casi – non è mancato l’occhio vigile della Soprintendenza ai Beni Archeologici che ha portato ad importanti rinvenimenti.

A controllare le operazioni, l’archeologa Cristina Marchegiani che ha notato “strane” presenze nel buco che la ruspa aveva aperto all’altezza di via Perosi. Subito un’indagine attenta e minuziosa con il collega Alessandro Crivello, ed i primi sospetti hanno trovato conferma con l’affioramento di una strada di età romana, databile addirittura al I-II sec. d.C. grazie anche al rinvenimento di reperti in laterizio e ceramica.

Soddisfazione ha espresso Federico Barello, ispettore della Soprintendenza regionale. Durante il primo sopralluogo ha dichiarato che è la prima volta che viene alla luce un tratto di una delle vie primarie di età romana che uscivano da Asti. Si tratterebbe della Via Fulvia (dal nome del console Marco Fulvio Flacco, che sconfisse popolazioni celtiche nel 125 a.C. in Gallia e che di ritorno dalla Francia “romanizzò” in quegli anni gli insediamenti abitativi delle nostre zone). Quel tratto sull’attuale corso Torino, leggermente in salita verso la Torretta, puntava a Nord, mentre non è ancora affatto sicuro che al fondo del corso potesse diramarsi la via extraurbana verso Torino.

”Per ora – dice Barello – se ne vede solo un tratto di circa 10 metri, forse interrotta in più punti proprio 50 anni fa dallo scavo per posare le cisterne dei distributori di benzina sotto corso Torino. Ha un andamento leggermente obliquo e non è ancora chiara la sua larghezza (potrebbe essere anche di 9-10 metri), ma nei prossimi giorni sarà ampliato lo scavo per capirne di più”. Anche se non ci sono i classici “lastroni” che erano per lo più all’interno delle città importanti, è comunque interessante notare la distesa di pietre, che ha perso lo strato soprastante di ghiaia più fine e compatta, ma che reca ancora visibili i segni del passaggio dei carri.

Intanto, buone notizie “archeologiche” anche dallo scavo condotto da Danila Castellani nei pressi del casello autostradale di Asti-Est, dove sta sorgendo il nuovo svincolo tra la A-21 e la Cuneo-Asti. “Scavando per la fondazione dei piloni – annuncia Federico Barello – è tornato alla luce un tratto di strada romana, largo quasi tre metri con direzione Nord-Sud, che si staccava dalla via principale di collegamento di Asti con Villa del Foro (vicina ad Alessandria, ndr) per raggiungere la zona di Valterza. Nello scavo, proprio all’intersezione delle due strade, sono state ritrovate anche due tombe ad incinerazione, ma senza urne e corredi, che testimoniano insediamenti di gente povera 2000 anni in quelle campagne al terzo miglio fuori Asti”.

Cronologia: Arch. Romana

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