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APRILIA (Lt). Un tesoro nel laghetto vicino casa.

Li aveva «scoperti» nel giardino di casa sua, vicino al «Laghetto del Monsignore», nella località di Campoverde di Aprilia (Lt), e pertanto aveva deciso di tenerli come oggettini per abbellire la sua abitazione.

Solo che dalla perquisizione della casa del signor G. P. sono stati rinvenuti e sequestrati ben 500 reperti «miniaturistici» integri del valore di almeno 300mila euro. È proprio con la casa del fattore G.P. che si è conclusa l’operazione «Satricum», condotta dal reparto dei Carabinieri per la Tutela patrimonio culturale in stretta collaborazione con la soprintendenza archeologica del Lazio, dal generale Giovanni Nistri, dal sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro e dal direttore ai Beni archeologici Stefano De Caro.
Insieme alla «Satricum», Nistri ha anche illustrato altre due operazioni nell’ambito della tutela archeologica: «Feno» e «Domitilla».
«Nel caso di Satricum – ha spiegato il generale – abbiamo rinvenuto importanti reperti su segnalazione della soprintendenza archeologica. Gli archeologi si erano accorti di alcuni cumuli di terreno ricavati dalla pulitura del fondale del laghetto vicino. L’intervento dei carabinieri ha, poi, affiancato il ritrovamento di un gran numero di reperti».
«Si tratta di una stipe votiva pertinente a un santuario ancora sconosciuto che probabilmente rimane nel laghetto – ha sottolineato De Caro -. I pezzi rinvenuti testimoniano il valore di questo luogo di culto dedicato probabilmente alle acque. Un luogo databile almeno al VII sec. a. C. Abitato da Latini etruschizzati. I materiali sono di importazione corinzia ma anche etruschi d’imitazione corinzia».
L’operazione «Feno» riguarda invece il recupero di due «teste» in marmo, una di «Hecates» di epoca ottoniana del IX secolo, e una di «trombetto» proveniente dalla Porta di Capua costruita nel XII secolo su ordine di Federico II.

«Le due opere – ha affermato Nistri – provengono da una rapina effettuata nel 2007 a casa di un collezionista della capitale, le opere sarebbero poi state reintrodotte illegalmente nel circuito del mercato dell’antiquariato».
La terza operazione, «Domitilla», è frutto dei continui controlli sui siti Internet che vendono beni culturali.

«Dall’indagine – ha concluso Nistri – è stato rintracciato un mosaico delle catacombe di Santa Domitilla, ritoccato e rivenduto in un secondo momento on line per 55mila euro».


Fonte: Il Tempo 18/12/2008
Cronologia: Arch. Italica

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