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VICENZA La città romana e le mura medioevali sotto la Pinacoteca.

Un tracciato della vecchia città romana con anfore, sigilli e ceramiche alla base di una porzione di mura medioevale venuta alla luce in quella che, un tempo, era «piazza dell’Isola», la parte di Vicenza stretta tra il Bacchiglione e la Roggia del Colle.
Qui, nel cortile di palazzo Chiericati, in quella che ora è nota come piazza Matteotti, è riaffiorata l’anima romana della città, le sue origini antiche e anche le sue affinità con la più vicina Venezia.
A sostegno delle mura riscoperte nel cortile dell’edificio palladiano, infatti, sono state rinvenute le «bricole»: un sistema di pali in uso nel medioevo per sostenere le mura su terreni umidi «del tutto simile a quello in uso a Venezia» conferma la direttrice dei Musei civici, Maria Luisa Avagnina.
Ma è il nuovo tratto di cinta muraria la vera scoperta: «Non ne sospettavamo l’esistenza – dichiara la direttrice – in questa parte di città che confinava con il fiume».
I lavori di restauro dello stabile palladiano hanno portato alla luce, nel cortile dell’edificio di piazza Matteotti, un tratto di cinta muraria risalente al medioevo: pareti di roccia dell’undicesimo secolo e sorrette da contrafforti, cioè speroni di muratura a sostegno della porzione principale e che a loro volta poggiano sul sistema di pali di legno conficcati nel terreno.
Gli scavi nel cortile del palazzo erano iniziati alcuni mesi fa per la posa del sistema di climatizzazione dei locali del palazzo che ospita la Pinacoteca ma, al primo ritrovamento, hanno dovuto lasciar spazio alle indagini archeologiche della Soprintendenza dei beni architettonici.
Da quel terreno sono emerse infatti anche altre testimonianze, eredità lasciate di romani, che per drenare l’acqua presente in quel terreno troppo umido riempivano il suolo di anfore e oggetti di ceramica, venuti alla luce solo di recente.
Ora i lavori di palazzo Chiericati continueranno per trovare una soluzione alternativa alle macchine di climatizzazione, ma intanto gli oggetti saranno esposti e i resti delle mura, visitabili, faranno parte dell’itinerario archeologico della «Vicenza romana».
Un progetto che il Comune ha ideato con il sostegno del club femminile Soroptimist e che entro l’estate vedrà l’installazione di alcune tabelle a indicare le testimonianze dell’epoca romana in città come il Criptoportico di piazza Duomo e la strada romana di San Lorenzo.

Fonte: Corriere del Veneto, 27/05/2011

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