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TORINO: Week End X “Egitto” .

Un breve soggiorno per una visita al Museo Egizio (1) (Museo Egizio), il più importante museo della civiltà egizia in Italia ed a PALAZZO BRICHERASIO – Mostra “Le tre vite del PAPIRO DI ARTEMIDORO – Voci e sguardi dall’Egitto greco-romano” (2) (Palazzo Bricherasio) (fino al 7 maggio 2006).

(1) MUSEO EGIZIO DI TORINO
La principale raccolta italiana di antichità egizie ed una delle più importanti nel mondo. Il Museo, le cui collezioni risalgono al 1760, conserva reperti pregiati come la statua di Ramses II, l’ostrakon della danzatrice, la ricostruzione del tempio di Ellesija proveniente dalla zona di Abu Simbel, la riproduzione della stele di Rosetta, oggetti di uso quotidiano (ricordiamo in particolare i reperti appartenenti alla tomba di Kha e di Mirit: mobili, vestiario, cibi e cosmetici).

I NUOVI ALLESTIMENTI DEL MUSEO EGIZIO: “RIFLESSI DI PIETRA” E “LA VITA QUOTIDIANA NELL’ANTICO EGITTO”.
Il Museo Egizio ha recentemente allestito le proprie sale con nuove acquisizioni ed una nuova più funzionale disposizione dei numerosi reperti.
La straordinaria collezione di grandi statue di faraoni, divinità e dignitari è infatti presentata nel riallestimento scenografico dell’arch. Dante Ferretti. La loro riscoperta è suggestivamente evocata dalla citazione scenografica delle calde sabbie d’Egitto e da quella letteraria delle descrizioni dei viaggiatori. Capolavoro dello statuario è sicuramente la statua del faraone Ramesse II, ultimo grande sovrano di un Egitto potente, ricco e terra di sapienza.
Nelle nuove sale una sezione importante è costituita dalle pitture della tomba di Iti, il cui programma decorativo è una descrizione puntuale della vita agreste. Non manca la raffigurazione delle danze, il cui ritmo accompagna le cerimonie, mentre la preparazione di farine e pani documenta le attività quotidiane della cucina. Quanto illustrato dalle pitture di Iti è integrato da un ricco repertorio di materie prime, attrezzi, cibi e prodotti per la cura e la bellezza del corpo, capi di vestiario e arredi della casa, che evocano e illustrano la vita nelle abitazioni, nelle botteghe artigiane, nelle campagne, al pascolo, con i pescatori o a caccia nel deserto e nelle paludi.

(2) PALAZZO BRICHERASIO – Mostra “Le tre vite del PAPIRO DI ARTEMIDORO – Voci e sguardi dall’Egitto greco-romano”
Il Papiro di Artemidoro, l’eccezionale reperto di epoca tolemaica, riemerge dopo 2000 anni di oblio. Lo si potrà ora conoscere grazie alla Fondazione per l’Arte della Compagnia di San Paolo – che lo ha recentemente acquistato e fatto accuratamente restaurare e che ha promosso, in collaborazione con la Fondazione Museo delle Antichità Egizie la straordinaria mostra. Sarà così possibile ammirare non solo un’ampia porzione di un testo perduto del geografo Artemidoro di Efeso, ma anche tre diversi strati di immagini: la più antica carta geografica di età classica, un repertorio di animali reali e fantastici, ed infine un taccuino con disegni di figura, probabilmente provenienti da botteghe di artisti.
Il papiro fu scritto verso la metà del I sec. a.C. (cioè pochi decenni dopo la morte di Artemidoro), e tutte le fasi della sua vita si svolgono da quel momento fino alla fine del I sec. d.C. Più tardi, il papiro fu ridotto a materiale da macero, e con altri documenti entrò a far parte del cartonnage di una mummia.
La mostra, curata dal Professor Claudio Gallazzi e dal Professor Salvatore Settis, si ripromette di illustrare il Papiro di Artemidoro nei suoi vari aspetti, ricreando intorno ad esso un contesto di saperi, di volti e di culture che ne spieghi l’origine ed al tempo stesso ne mostri il vivo interesse nell’orizzonte culturale a noi contemporaneo.
Centro generatore dell’esibizione sarà ovviamente lo stesso Papiro, accompagnato da accuratissimi disegni che ne favoriranno la lettura consentendo anche l’integrazione di alcune parti mancanti, ma ricostruibili grazie all’impronta che l’inchiostro ha lasciato quando il papiro era arrotolato.
Una prima parte della mostra offrirà in sintesi un’idea di come nascessero gli antichi rotuli di papiro, di come i papiri venissero utilizzati per la scrittura e per la lettura, e di come materiali papiracei potessero esser trasformati in cartonnage .
Il ricco contesto storico che è lo sfondo della vita del Papiro verrà quindi evocato da una serie di “volti dall’Egitto greco-romano” prima e, subito dopo, da una serie di “volti dalla Betica” (la porzione di territorio spagnolo rappresentata sulla carta geografica).
Verrà quindi illustrata mediante pochi, significativi esempi la storia della cartografia antica e dei suoi riflessi in manoscritti medievali, tentativi di “carte del mondo” e di ricostruzioni della cartografia di Tolomeo; questa parte sarà arricchita da antichi strumenti di misurazione e rilevazione cartografica.
Il repertorio animalistico che occupa la faccia posteriore del papiro verrà illustrato in mostra da una serie di preziose rappresentazioni di animali in mosaico, in scultura e su stoffe, argenti e ceramiche, mentre la serie di disegni di figura da statue verrà commentata da ritratti e statue di divinità, qualche pittura e altri oggetti.
La bottega dell’artista antico verrà mostrata attraverso una serie di rare rappresentazioni, a partire dalla famosa coppa del “Pittore della Fonderia” di Berlino (c. 480 a.C.), nonché dagli strumenti di pittori e scultori e da alcuni dei celebri calchi di Baia, i più antichi calchi in gesso conservati da sculture classiche.
Le ultime due sezioni offriranno uno sguardo dall’alto all’illustrazione libraria nell’antichità e raccoglieranno una scelta dei più rappresentativi frammenti di sketchbooks di età classica conservati, mostrando anche la sopravvivenza di questa pratica artistica fino alla “rinascita dell’antichità” del sec. XV.
Risulteranno così ancor più chiare, alla fine del percorso, l’assoluta unicità del Papiro di Artemidoro e le ragioni della sua straordinaria importanza.

Programma proposto:
– sabato, in mattinata: arrivo a Torino e sistemazione in hotel;
– sabato, nel pomeriggio: visita al “Museo Egizio” ed al centro storico della città;
– pernottamento in hotel;
– domenica, in mattinata: dopo la prima colazione in hotel, visita a “Palazzo Bricherasio”, sede della mostra ed al centro della città d’impianto romano;
– domenica, nel pomeriggio: tempo a disposizione e viaggio di ritorno.
Sistemazione:
– Hotel Tre Stelle (centro città), con camere dotate di aria condizionata, telefono, TV, frigo-bar, asciugacapelli, colazione a buffet, garage convenzionato.
Costo: € 57 a persona in camera tripla, € 70 a persona in camera doppia, € 91 in camera singola. Nota importante: durante il periodo delle Olimpiadi (febbraio) risulterà difficile poter prenotare.
Il costo comprende: organizzazione, prenotazioni, documentazione, pernottamento, prima colazione, ingresso Museo Egizio, ingresso Palazzo Bricherasio, trasporti pubblici rete urbana, ascensore Mole Antonelliana, tramvia Sassi-Superga, navigazione sul Po, visita al Borgo Medioevale, visita alla Palazzina di Caccia di Stupinigi o altro (torino card). Il costo non comprende pranzi e cene (liberi). Eventuali diritti a riduzioni od esenzioni andranno a modificare i costi indicati.
All’arrivo in hotel, troverete a Vostra disposizion tutta la documentazione necessaria per il week end.

Info e prenotazioni: archeoshop@archeomedia.net

Note:
– Proposta realizzata in collaborazione con MEDIARES S.c. MEDIARES S.C.
– Contattateci per organizzare eventuali itinerari specifici per gruppi.

Mail: archeoshop@archeomedia.net