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ROMA. Progetto Urbs et Civitas.

Riqualificazione del Mausoleo e la tomba di Augusto e del grande spazio pubblico della piazza e del suo spazio urbano (dal Tevere a via del Corso, dall’Accademia di Belle Arti a via Tomacelli).

Questo l’obiettivo del concorso Internazionale di Progettazione per la valorizzazione di Piazza Augusto Imperatore bandito nel maggio del 2006 dall’Assessorato alle Politiche della Programmazione e Pianificazione del Territorio, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Culturali e la Sovrintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma.

In particolare i concorrenti hanno formulato proposte progettuali sulla base della riqualificazione del monumento, del contesto storico del monumento e dello spazio pubblico. Il progetto vincitore “Urbs et Civitas”, elaborato da un gruppo di progettisti coordinato da Francesco Cellini, prevede una piazza verde al livello attuale e il raccordo con i livelli antichi attraverso due cordonate, che dalle Chiese rinascimentali di San Carlo e di San Rocco discendono verso l’ingresso del Mausoleo. “Comunicazione, manutenzione e messa a reddito, sono le linee condivise della sovrintendenza“. Annuncia Umberto Broccoli, sovrintendente ai Beni Culturali del comune di Roma, nel corso della presentazione del progetto, a Roma, all’Auditorium dell’Ara Pacis.

Spesso gli archeologi, gli architetti e gli storici dell’arte parlano tra loro – aggiunge il sovrintendente – tutte le grandi categorie di pensiero parlano tra loro, avendo fatto questo mestiere, l’archeologo, ed essendo transitato nei media, mi sono accorto – conclude – di quanto i media abbiano bisogno dei beni culturali e i beni culturali abbiano bisogno dei media, con un incrocio fondamentale per quello che riguarda la comunicazione“.

Davanti al monumento è previsto un ampio spazio pedonale con le stesse misure della piazza del Pantheon cui il Mausoleo, nel piano urbanistico augusteo, era direttamente collegato; un nuovo spazio urbano che ne valorizza l’imponente architettura.

La piazza rappresenta anche un luogo “(ri-)trovato” per il centro storico di Roma, raccontato dai progettisti quasi come evocazione ideale della scalinata del Porto di Ripetta.

La Sovrintendenza ha iniziato già dal settembre 2007 un’ampia e mirata campagna di indagini archeologiche su tutta l’area antistante il monumento, allo scopo di verificare la fattibilità del progetto vincitore del concorso, anche se la tutela delle emergenze archeologiche scoperte nel corso dello scavo comporterà modifiche al progetto presentato.

Prima delle demolizioni avvenute negli anni ’30 tale area era occupata da un fitto reticolo stradale; nel 1936 fu demolito l’edificio del Collegio dei Croati ed i fabbricati circostanti ad eccezione della Chiesa di San Rocco e della Chiesa di San Girolamo; l’edificio del Collegio dei Croati, realizzato su progetto di V. Ballio Morpugno, venne poi ricostruito tra la nuova piazza e via Tomacelli sul prolungamento all’interno dell’area dell’Antiquarium, come ad esempio alcuni ambienti del Palazzo dei marchesi Correa, edificati sopra una domus risalente al I-II d. C., messi sul lato settentrionale della piazza tra via di Ripetta e via dei Pontefici.

Infine, il progetto di recupero e di restauro del monumento dovrà tener conto anche della sistemazione del verde: i cipressi e le siepi di alloro collocati negli anni ’30, infatti, oltre a costituire un ostacolo all’intervento di scavo, provocano danni alle strutture murarie sottostanti, a causa dell’espansione delle radici.


Fonte: Adnkronos 27/01/2009
Cronologia: Arch. Romana

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