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PRECENICCO (Ud). Dal Friuli in Terrasanta, i Cavalieri Teutonici e il relitto di 1000 anni fa.

Lungo l’affascinante corso del fiume Stella, l’antico Anaxum di Plinio, splendida oasi naturalistica, nell’ambito dei sondaggi di archeologia preventiva eseguiti dalla ditta Archeolab, per conto del Consorzio di Bonifica Bassa Friulana, in occasione di lavori di sistemazione delle sponde del fiume, vicino all’abitato di Precenicco, è stato individuato lo scafo di un’imbarcazione in legno.
La prima operazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia, che ha diretto scientificamente i sondaggi, è stata quella di definire l’epoca a cui risaliva il relitto. Alcuni campioni lignei sottoposti ad analisi con il carbonio 14 hanno consentito di stabilire che lo scafo appartiene ad un’imbarcazione dell’XI secolo: una scoperta di grande interesse per il mondo dell’archeologia navale. Non esistono, infatti, in Italia, ma in generale nel panorama internazionale, rinvenimenti di altri manufatti di questa tipologia, relativa all’ambito fluviale, risalenti alla piena età medievale: un unicum, dunque.
preceniccoLo studio del relitto, a conferma anche dei rapporti sempre più ampi che la Soprintendenza va sviluppando con le università della regione, è affidato all’Ateneo di Udine ed è coordinato dall’archeologo navale Massimo Capulli, docente presso l’Università di Udine e coordinatore del Progetto Anaxum in cui questa eccezionale scoperta si inserisce. Le analisi geomorfologiche e sedimentologiche del sito sono state invece eseguite da Alessandro Fontana, geologo del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, e hanno permesso di stabilire che, all’epoca cui risale il relitto, la sponda del fiume Stella aveva una configurazione abbastanza simile all’attuale, ma con un’area golenale più ampia di quasi 10 metri.
Il rinvenimento apre la strada a sviluppi storicamente interessanti: lo Stella fu vitale non solo in epoca romana, ricca di traffici e di commerci, ma anche in un’epoca “buia”, quale quella medievale.
Lo testimonia anche la “nave di Chiarmacis”, una sinopia, ovvero un semplice disegno preparatorio ad un affresco forse andato distrutto, venuto alla luce durante i lavori di risanamento della chiesetta di Sant’Andrea di Chiarmacis, situata sempre in prossimità del fiume Stella e per il quale sono ancora in corso studi interpretativi.
In questo caso si tratta di una imbarcazione con propulsione sia a vela, con due alberi, sia a remi: sicuramente una nave da guerra, quindi, caratterizzata dalla presenza a poppa ancora dei due governali laterali in luogo del timone unico. Una nave che potrebbe rimandare a quei Cavalieri Teutonici, che proprio a Precenicco avevano una delle loro più importanti comunità, ed ai loro traffici navali verso la Terrasanta. Dunque una via d’acqua importante quella dello Stella, sempre attiva nei secoli, fin dal neolitico, ricca di storia e di avvenimenti, un luogo magico e silenzioso in cui parla la natura.
La barca, negli anni, è stata rimossa dall’area di rinvenimento e adesso è conservata nei Magazzini del sale, in attesa di essere musealizzata.

Autore: Paola Treppo

Fonte: www.ilgazzettino.it, 19 ago 2017

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