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POMPEI (Na). Restaurata la casa della Fontana Piccola.

Pompei si riappropria di un altro gioiello. Circa 200mila euro del Grande Progetto Pompei e 40mila della Fondazione Città Italia restituiscono con un anticipo di circa 50 giorni previsti da capitolato d’appalto la Casa della Fontana Piccola restaurata negli Scavi di Pompei.
Soddisfazione è stata espressa dal Soprintendente Massimo Osanna, che con il direttore generale del Gpp Gianni Nistri e il segretario generale della Fondazione Città Italia, Ledo Prato ha presentato il restauro.
Tra le residenze private più antiche di Pompei, risalente all’età sannitica, quella della Fontana piccola è una casa ad atrio, una tipica abitazione da classe dirigente locale, caratterizzata da ingresso, vestibolo, atrio e tablinio. Qui, il padrone di casa riceveva i clientes e ostentava la sua ricchezza. Fu esplorata tra il 1826 e il 1827 dal direttore degli scavi, l’architetto Antonio Bonucci, che estese lo scavo alle spalle del tempio di Giove, nel cuore della città, portando alla luce le Terme del foro e tutta la via di Mercurio.
La casa sarebbe appartenuta a un mercante di frutta, il pomarius Helvius Vestalis dell’iscrizione elettorale rinvenuta sulla facciata dell’abitazione. La presenza di due ingressi dalla strada si spiega col fatto che nella prima età imperiale la casa fu ricavata dall’unificazione di due precedenti dimore. Danneggiata dal terremoto del 62 dopo Cristo, la casa fu quasi interamente riaffrescata in IV stile pompeiano.
Il restauro ha consentito di eliminare i sali di risalita che avevano reso quasi illeggibile il grande affresco di paesaggio marittimo nel giardino. Si riconoscono chiaramente i resti di un approdo portuale, alcune ville marittime, un ponticello e una serie di figure tra le quali alcuni pescatori. L’effetto voluto è quello di sfondamento della parete del peristilio che, per la ristrettezza di spazi, presenta solo due lati con colonne doriche.

Fonte: www.quotidianoarte.it , Venerdì 08 maggio 2015

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