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LE PRESENZE LONGOBARDE NELLE REGIONI D’ITALIA

Sabato 1 e domenica 2 marzo scorso, si è tenuto, ad Udine ed a Cividale del Friuli, un convegno nazionale dal titolo “Le presenze longobarde nelle Regioni d’Italia”

Lo scopo di questo convegno, primo incontro nell’ambito del “Progetto Longobardi”, avviato da FEDERARCHEO (Federazione italiana delle Associazioni Archeologiche), è stato quello di mettere in evidenza realtà, soprattutto quelle minori, risalenti al periodo in questione, di recuperare frammenti di vita attraverso le testimonianze architettoniche, documentarie, iconografiche, religiose, epigrafiche, toponomastiche, ecc. legate alla storia dei singoli luoghi e sopravvissute fino ad oggi.

Il convegno è stato aperto nella Torre di Porta Villalta dal Presidente della Società Friulana di Archeologia – onlus Dr. Gian Andrea Cescutti, presentando FEDERARCHEO ed il progetto di cui sopra.

Il prof. Claudio Azzara (Università di Salerno) ha avviato i lavori con alcune riflessioni storiche sul periodo longobardo. Successivamente, la dott.ssa Elisa Possenti (Università di Trento) ha presentato gli ultimi ritrovamenti nel territorio del ducato di Ceneda (Vittorio Veneto – TV).

Nell’ambito del tema dedicato alla religione, la dr.ssa Laura Carnevale (Università di Bari) ha trattato il culto di San Michele nei santuari longobardi del sud Italia.

Ha fatto seguito l’intervento del prof. Geremia Paraggio (Archeoclub d’Italia – Sede di Montecorvino Rovella – Sa), che ha presentato la chiesa di Sant’Ambrogio alla Renna, di origine longobarda e posta a cavallo fra il territorio di Benevento e quello di Salerno.

Abbiamo qui registrato il gradito intervento al convegno da parte della dr.ssa Serena Vitri, direttrice del Museo Archeologico Nazionale, che ha portato i saluti della Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia ed ha dato il proprio sostegno all’iniziativa, partecipando alla sessione pomeridiana dei lavori.

Nel successivo tema “Territorio e necropoli” la dr.ssa Egle Micheletto (Soprintendenza Archeologica del Piemonte) ha presentato i recenti ritrovamenti di epoca longobarda avvenuti nel territorio collinare posto fra Torino, Alessandria e Casale Monferrato.

Il successivo intervento del dr. Federico Uncini (Gruppo Archeologico dell’Appennino Umbro Marchigiano) ha illustrato i confini esistenti fra l’Esarcato di Ravenna ed i territori longobardi del ducato di Spoleto, ai margini del corridoio di collegamento fra Roma e Ravenna.

Ha fatto seguito un video di Agostino Cecchini (Associazione Archeologica ArcheoTuscia di Viterbo) che ha presentato, in modo dinamico e significativo l’ingresso e la presenza longobarda in Tuscia.

Ha chiuso la prima giornata di lavori Feliciano Della Mora (Società Friulana di Archeologia – onlus) che ha presentato il tema dal titolo “Le chiuse longobarde” invitando a sviluppare un argomento più ampio, cioè quello dei “sistemi difensivi” realizzati dai vari ducati che si andavano costituendo e consolidando sul territorio.

La seconda giornata del convegno si è sviluppata a Cividale del Friuli, presso la sala prospiciente il quadriportico del complesso monumentale di San Francesco, messi gentilmente a disposizione dal Comune.

Ha aperto i lavori il Sindaco di Cividale, dr. Attilio Vuga, per presentare il progetto “Italia Langobardorum” proposto all’UNESCO, assiene alle città di Brescia, Spoleto, Castelseprio Torba, Campiello sul Clitunno, Benevento e Monte Sant’Angelo, soffermandosi in particolare sul complicato e lungo iter procedurale seguito per arrivare a formulare la proposta.

Hanno fatto seguito i rappresentanti del Gruppo Archeologico Salernitano (il Direttore dr. Felice Pastore, il prof. Pietro Crivelli, il prof. Claudio Azzara) per evidenziare l’unica entità architettonica civile in alzato esistente in Italia e risalente al periodo longobardo, quella del Complesso Monumentale di San Pietro a Corte a Salerno. Assieme a questo è stato evidenziato il fatto che nel progetto “Italia Langobardorum”, proposto all’UNESCO, non sia stata inserita la città di Salerno, come anche quello di altre realtà italiane. Dalla discussione emersa, è stato evidenziato il fatto che le scelte, fatte a livello ministeriale, possano essere riviste alla luce di nuovi elementi convincenti da portare nelle dovute sedi attraverso le istituzioni locali competenti.

Ha fatto seguito l’intervento del dr. Giacomo Oliva (Soprintendenza ai Beni Archeologico della Calabria) che ha illustrato il confine meridionale della presenza longobarda in Italia con il territorio bizantino.

Successivamente il dr. Maurizio Buora (Direttore dei Musei Civici di Udine), ha presentato i ritrovamenti avvenuti in una necropoli di 106 tombe recentemente scoperte in quel di Lovaria (Ud), in un’area di campagna lungo la via di collegamento fra Cividale e Pozzuolo del Friuli, passando a sud di Udine.

Ha concluso il convegno il dr. Massimo Lavarone (Società Friulana di Archeologia – onlus) che ha effettuato una ricognizione sul materiale longobardo esistente nei magazzini del Museo Archeologico di Udine dove si trovano materiali provenienti da collezioni private e da ritrovamenti sporadici ma significativi.

Il convegno si è chiuso con una visita collettiva al Museo Archeologico Nazionale ed al Tempietto Longobardo di Cividale grazie alla disponibilità della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia e del Sindaco di Cividale del Friuli.

In tutte e tre le sessioni del convegno abbiamo registrato un pubblico numeroso e qualificato che ha assistito ai lavori con attenzione e partecipazione. E’ un buon segnale anche per lo sviluppo del progetto.

In queste fasi conclusive, fra i vari e qualificati partecipanti, sono state definite le prossime tappe del progetto, cioè quello di prevedere un secondo incontro convegnistico nel novembre 2009 a Paestum (Sa) in occasione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico e sono emersi i seguenti temi che verranno proposti a tutte le associazioni archeologiche:

 – i confini ed i sistemi difensivi dei ducati longobardi sul territorio nazionale,
 – le donne dei Longobardi (personaggi, abbigliamento, ecc.),
 – la toponomastica riferentesi al periodo longobardo.

L’iniziativa avrà un’appendice in occasione del sesto “Convegno di Toponomastica locale”, che si terrà a Branco di Tavagnacco (Ud) dal 16 al 25 maggio 2008, ed in particolare sabato 17 maggio, giornata riservata a “La Toponomastica Longobarda in Friuli e nelle Regioni d’Italia: confronti e convergenze”.


Info:
FEDERARCHEO (Federazione italiana delle associazioni archeologiche) federarcheo@yahoo.it
SOCIETA’ FRIULANA DI ARCHEOLOGIA – onlus  direzione@archeofriuli.it
 

 


Cronologia: Arch. Medievale
Link: http://www.archeofriuli.it

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